chille Di Rocco, definito dalla stampa il “Capo dei rom” di Giulianova, il 29 gennaio 2014 è stato assolto dal Giudice del Tribunale di Teramo (dott. Giovanni Cirillo) dall’ultima delle accuse a suo carico (aver ceduto eroina all’interno dell’abitazione ATER di Giulianova, nel periodo maggio – luglio 2008).  Il proscioglimento con la formula “il fatto non sussiste” si aggiunge all’ormai lunga serie di assoluzioni ottenute (processo “scacco alla Rocca”, processo “scacco matto all’Annunziata”, assoluzione della moglie del Di Rocco, Spinelli Pasqualina (marzo 2012) a seguito di celebrazione dinanzi alla Corte d’appello di Campobasso del giudizio di revisione) in relazione alla stessa accusa di aver ceduto eroina all’interno dell’abitazione da cui, giova ricordarlo, è stato (ingiustamente) “sfrattato” con provvedimento adottato dal Sindaco di Giulianova. Achille Di Rocco, che tramite il sottoscritto suo difensore (avv. Vincenzo di Nanna) ha proposto ricorso per cassazione contro la sentenza emessa della Corte d’Appello di L’Aquila che aveva confermato la decisione di “sfratto” adottata dal Tribunale di Giulianova, chiede ora di poter tornare all’Annunziata, il quartiere di Giulianova in cui è sempre vissuto. (avvocato Vincenzo Di Nanna)