Giulianova. Terrore nel buio nella note tra domenica e lunedì all’ospedale di Giulianova.Un uomo,con il volto coperto da un passamontagna, ha cercato di rapinare una ragazza di diciotto anni che si stava recando per dare il cambio ad una parente per l’assistenza alla madre ricoverata nella divisione d medicina. Il tutto si è verificato poco dopo l’ingresso all’interno del padiglione ovest dell’ospedale. La ragazza aveva appena varcato il cancello quando, all’improvviso le si è parato davanti un uomo uscito dalla zona dove solitamente viene organizzato il presepe. La donna, A.P, di 18 anni, residente con la famiglia a Giulianova, è rimasta bloccata dal terrore in quanto l’uomo, con il volto completamente travisato da un passamontagna, farfugliando qualcosa, ha cominciato a cercare di tirarle via la borsetta che aveva in mano. La ragazza, superato l’iniziale momento di choc, si è difesa e non ha mollato la borsa nonostante lo sconosciuto la strattonasse sempre di più, fino a farla cadere a terra. La poveretta ha cominciato a gridare, a chiedere aiuto, temendo che l’uomo potesse ancora passare all’attacco mentre invece quest’ultimo, ritenuto ormai fallito il colpo, si è dato alla fuga nella notte. La ragazza si è rialzata ed a quel punto ha chiesto aiuto ai medici dell’ospedale, in quanto, cadendo a terra, si era procurata delle ferite e delle escoriazioni che i sanitari le hanno suturato al Pronto soccorso, Nel frattempo dall’ospedale è stato segnalato l’accaduto al carabinieri ed una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile si è portato sul luogo dell’accaduto, ha ascoltato il racconto della ragazza,la quale è riuscita a descrivere anche come fosse vestito l’aggressore, peraltro , come dichiarato, non giovanissimo ma è stato impossibile naturalmente risalire al viso dal momento che, come detto, era completamente coperto. Tra l’altro, lo abbiamo sottolineato, il mancato rapinatore non aveva parlato molto, le aveva solo detto con decisione di consegnargli la borsetta, per cui non è stato possibile, da quelle parole,risalire ad una particolare inflessione dialettale o straniera. I carabinieri, comunque, hanno subito effettuato un sopralluogo in tutta la zona adiacente il nosocomio ed alle sue vicinanze ma non è stato notato nessun tipo sospetto. Successivamente, finalmente rinfrancata, A.P. si è potuta recare in Medicina a trovare la madre che nel frattempo era stata in pensiero per il ritardo della figlia e solo successivamente informata dell’accaduto. Ieri mattina è stata formalizzata la denuncia ed ora i carabinieri continuano le ricerche del mancato rapinatore in quanto l’episodio ha generato un comprensibile allarmismo.