Il Commissario delegato, Valter Catarra, ha riunito ieri pomeriggio i Sindaci per condividere il percorso tecnico/amministrativo che condurrà al rimborso delle spese sostenute dalle amministrazioni locali per far fronte all’alluvione del marzo 2011. A disposizione ci sono i 5 milioni del Fondo della Protezione civile e i 20 milioni di vecchi FAS messi a disposizione dalla Regione Abruzzo.

 

“Nella disgrazia, una condizione privilegiata, la nostra – ha esordito Catarra – visto che nelle vicine Marche, dove la Regione ha anche aumentato le accise, ogni provincia può contare solo sui 5 milioni del fondo della Protezione civile. Grazie alle scelte fatte dalla Regione Abruzzo e dal presidente Chiodi, allora fortemente contestate, noi possiamo contare su 25 milioni di euro”.

 

Nonostante si tratti di un fondo “triplo” rispetto a quello dei marchigiani, con questa somma non ci si potrà fare tutto: “Non si potranno rimborsare i danni ai privati – ha specificato il Commissario – ma, come prevede l’ordinanza, solo gli enti locali territoriali. Per far fronte ad altre esigenze chiederemo di poter accedere al Fondo per le calamità naturali costituito dal Governo Monti con i rimborsi, non erogati, ai partiti. Circa 200 milioni di euro che saranno prioritariamente utilizzati per il sisma in Emilia”