Esattamente un anno fa una tremenda ondata di maltempo colpiva l’Abruzzo ed in particolare la provincia di Teramo. Dopo un anno esatto nulla di quello che Chiodi ha promesso in termini di finanziamenti per le aree colpite è stato mantenuto.

 

“Proprio per questo” dicono Ruffini e Di Luca “martedì prossimo in Consiglio regionale su nostra richiesta si tornerà a discutere dell’alluvione del teramano attraverso una risoluzione che abbiamo presentato. Ancora una volta chiederemo al Presidente della Regione di onorare gli impegni presi con sindaci e cittadini visto tra l’altro che ora a nostro parere è possibile farlo .”

 

 

Perché? Perché con la pronuncia dell’incostituzionalità della norma contenuta nel milleproroghe 2011, meglio nota come tassa sulle disgrazie, in questo momento Chiodi non deve più aumentare la tassazione per attingere ai fondi della Protezione Civile Nazionale.

 

“Il Presidente della Regione” spiegano Di Luca e Ruffini “adesso deve chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri l’ordinanza attuativa del Decreto di riconoscimento dello stato di calamità così come era avvenuto in precedenza per altre Regioni alluvionate come il Veneto.”

 

La “fase 2” , quella che finora era bloccata dalla tassa sulle disgrazie, deve essere secondo il Pd messa in campo subito: va nominato il Commissario per l’emergenza, vanno assegnati i fondi per l’emergenza e messi in atto tutti i provvedimenti conseguenziali. Vanno ristorati i Comuni e la Provincia di Teramo delle somme urgenze, spese e già rendicontate per l’importo di euro 12.424.069,04.

 

 

 

 

 

 

“I Comuni ed i sindaci non possono più attendere” attaccano Ruffini e Di Luca “al Presidente abbiamo anche indicato il percorso da seguire:

 

 

1.    Sollecitare il Presidente del Consiglio ad emettere l’ordinanza attuativa del Decreto di riconoscimento dello stato di calamità per ristorare le somme urgenze;

2.    Riattribuzione dei Fondi Fas 2000/2006 pari a 10,3 milioni di euro che sono stati definanziati e destinarli ai ripristini delle infrastrutture danneggiate (ponti, strade, etc) e per i danni avuti dalle imprese e dai privati cittadini;

 

Per i consiglieri regionali teramani è giunta l’ora di dare una risposta e onorare gli impegni presi dal Presidente Chiodi e dalla sua giunta nei confronti della comunità teramana, perché è l’unico caso in Italia dove in una calamità naturale lo Stato centrale e la sua Regione sono stati ASSENTI.

 

A Chiodi martedì sarà chiesto anche di fare di più: il Presidente della Regione Abruzzo deve richiedere in sede CIPE ulteriori risorse derivanti dalla riprogrammazione FAS 2000/2006, soprattutto per i ripristini ed il ristoro ai privati, in considerazione che la cifra da rimodulare  è di oltre 700 milioni di euro.

 

Il Presidente, perché questi obiettivi siano perseguibili, attivi anche una sinergia con i parlamentari abruzzesi che hanno manifestato spesso la loro disponibilità a dare il proprio contributo per l’interesse degli abruzzesi.

 

 

giovedì 1 marzo 2012       

 

 

 

I Consiglieri regionali

Claudio Ruffini

Giuseppe Di Luca