Ancora un ambito riconoscimento per la scrittrice Patrizia Di Donato


 

E’ CON VERA SODDISFAZIONE CHE SI CONDIVIDE UN ALTRO IMPORTANTE  RICONOSCIMENTO

OTTENUTO DALLA SCRITTRICE GIULIESE  PATRIZIA  DI  DONATO, PER IL SUO LIBRO DI  NARRATIVA

 

“LA NEVE IN TASCA”:

NEL PRESTIGIOSO  VII° FESTIVAL LETTERARIO “IL DIO DI MIO PADRE” DEDICATO A JOHN FANTE,

LA  SCRITTRICE  E’ STATA PREMIATA CON L’AMBITA  “MENZIONE PARTICOLARE”, A LEI  ASSEGNATA

TRA TUTTI GLI AUTORI E LE AUTRICI PARTECIPANTI  AL “PREMIO JOHN FANTE ABRUZZO 2012” !!

 

DI SEGUITO SI TRASMETTONO ALCUNE INFORMAZIONI INERENTI I RACCONTI DEL LIBRO “LA NEVE IN TASCA”,

E NOTIZIE SUL  FESTIVAL “IL DIO DI MIO PADRE2012”.

INOLTRE SI ALLEGANO N. 2  FOTO SULLA PREMIAZIONE DELLA SCRITTRICE  E N. 2 FOTO CON LO SCRITTORE

 DAN FANTE, FIGLIO DI JOHN FANTE.

 

Con la cortese  richiesta di  divulgazione e condivisione: GRAZIE!

Enzo Rapagnà

 

Info: www.johnfante.orgpattydidonato@hotmail.com“>pattydidonato@hotmail.com

 

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Patrizia Di Donato nasce a Giulianova(TE). E’ insegnante di sostegno e scrittrice. Ha pubblicato numerosi racconti.

“Che bel dono”, presente nella raccolta di racconti “La neve in tasca”, ha vinto il Premio Teramo sezione Pomilio 2005.

Patrizia di Donato, La Neve in Tasca, Duende, 2011
La Neve in Tasca è una raccolta di racconti.
-CHE BEL DONO, inizia con l’annuncio di un dono non specificato. Siamo intorno agli anni ’60, nel quartiere popolare in cui , la donna che ricorda, viveva con la sua numerosa famiglia.
– LETTERA A CELESTE, è una vendetta dovuta. Celeste era la nonna dell’autrice, una donna forte e bella che, scampata al tremendo terremoto di Avezzano, nel 1915, dove aveva perso suo marito e la sua bambina la sua casa, si rifugia in Abruzzo.
– LA SCRIBACCHINA DI VIA TRIPOLI. Un inconfessabile segreto sarà svelato in occasione di un ritorno per un funerale. La verità fra le pagine di un diario di un’adolescente.
– IL TEMPO DI UN APERITIVO. Un rapporto complesso fra un uomo e una donna in attesa di un bambino. La fine di una relazione sentimentale affidato al tempo di un aperitivo.
– I MITICI DIECI. In seguito ad una mancata promessa da parte del sindaco di un paese, un anziano decide di togliersi la vita. Mentre si appresta a compiere il gesto, l’uomo ripercorre la sua vita e quella dei suoi amici, vedovi e anziani come lui.
– L’AGENDA DELLA CASA. Pagine di una vera e propria agenda con santo del giorno, aforisma e ricetta. Pagine in cui una donna annota, ogni giorno, stralci della sua vita.

 

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CHE COS’E’ IL FESTIVAL LETTERARIO ‘IL DIO DI MIO PADRE’?

PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL
Il festival letterario “Il Dio di mio padre” è una manifestazione culturale di livello internazionale dedicata allo scrittore italoamericano John Fante che si tiene ogni estate a Torricella Peligna (Abruzzo), il paese d’origine di suo padre Nick, nonché materia letteraria di molti suoi romanzi e racconti.
Nato nel 2006 per rendere omaggio al noto scrittore, il festival si presenta come una proposta culturale di ampio respiro, che si struttura intorno alla figura di John Fante per poi svilupparsi in sezioni parallele dedicate ad altri autori e tematiche in una prospettiva transnazionale e interculturale.
Oltre ad approfondire e divulgare l’opera e la biografia di Fante, “Il Dio di mio padre” vuole essere anche il luogo in cui riflettere sulle contaminazioni e l’incontro tra mondi diversi, la sede dove valorizzare il patrimonio culturale degli italiani nel mondo. Il festival dedica, inoltre, ampio spazio alla produzione letteraria italiana e ai talenti abruzzesi affermati a livello internazionale.
A contraddistinguere la manifestazione è anche la diversità dell’offerta programmatica e il suo carattere interdisciplinare. Il festival comprende incontri con autori, presentazioni di libri, reading, spettacoli teatrali e musicali, seminari e tavole rotonde, a cui si aggiunge dal 2008 un premio letterario internazionale (il Premio John Fante).
‘Il Dio di mio padre’ vuol essere all’insegna del divertimento culturale di qualità, inserito in un ambiente conviviale, che si svolge in sintonia con il proprio territorio, quello del Sangro-Aventino, che il festival sostiene e promuove.

PERCHE’ IL FESTIVAL A TORRICELLA PELIGNA?
Il padre di John Fante, Nick, era un muratore di Torricella Peligna che, come molto suoi corregionali, emigrò negli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore, approdando ad Ellis Island nel 1901 poco più che ventenne.
Nick e Torricella Peligna hanno esercitato una notevole influenza sull’immaginario di John Fante, tanto da ritrovarli tematizzati in diversi suoi romanzi e racconti, in cui le origini abruzzesi ricoprono un posto di rilievo.
E’ per tale motivo che il comune di Torricella Peligna ha voluto dedicare a John Fante una manifestazione letteraria a cadenza annuale, consapevole che l’opera dello scrittore italoamericano rappresenti un patrimonio artistico da valorizzare e divulgare, in cui rintracciare parte della propria storia.
L’omaggio a Fante prende spunto anche dal grande consenso di pubblico e di critica che lo scrittore riscuote in questi ultimi anni in tutto il mondo.

IL TITOLO DEL FESTIVAL
Per quanto riguarda il nome del festival, si tratta di un esplicito riferimento ad uno degli scritti più emozionanti e ironici di John Fante, Il Dio di mio padre, un racconto in cui è preponderante la figura del padre dal carattere ‘torricellano’ che, come in altre opere, diventa l’iconizzazione della sua discendenza.
Il Dio di mio padre,  My Father’s God in inglese, uscì negli Stati Uniti nel 1975 in una rivista di scritti italoamericani. Fu poi pubblicato postumo nel 1985 nella raccolta di racconti The Wine of Youth   che comprendeva la sezione Dago red e Later Stories. In Italia è uscito nella raccolta che prende il titolo dell’omonimo racconto.  

OBIETTIVI GENERALI DEL FESTIVAL
-Approfondire, divulgare e celebrare l’opera di John Fante
-Promuovere la pratica della scrittura e della lettura
-Valorizzare i talenti letterari e la ricerca scientifica nel campo letterario a livello nazionale ed internazionale
-Partecipare all’incontro tra culture diverse
-Valorizzare la cultura dei giovani, dell’immigrazione ed emigrazione
-Creare momenti di divertimento culturale di qualità e partecipazione di pubblico
-Contribuire a sostenere lo sviluppo culturale, turistico ed economico dei piccoli centri dell’entroterra abruzzese

 

 

 

 


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