Un’ altra scelta scellerata, dell’amministrazione Mastromauro, si sta’ per  abbattere sui cittadini, sugli operatori turistici e i commercianti di Giulianova.

La scelta dei parcheggi a pagamento, creerà, per almeno sei anni,  più costi che benefici.

Di fatto, per far fronte ai tagli imposti agli enti locali dal Governo centrale, tesi per la verità più a responsabilizzare i Comuni su inutili sprechi piuttosto che semplicisticamente suggerire di partorire certe diavolerie, si darà vita ad un sistema antieconomico il quale si ripercuoterà su settori fondamentali dell’economia cittadina, quale quello turistico,  già sofferente rispetto a una congiuntura economica avversa.

Se si pensa che, su una cifra  previsionale di introito  annua pari a 100.000 euro per le casse comunali, ( di cui non è dato sapere se al netto delle spettanze dovute al demanio a titolo di canone di concessione, così come previsto dalla legge, il che renderebbe ancora più risibile l’ utile), il prezzo da pagare sarebbe ben maggiore, ovvero quello di scassare l’intero sistema turistico, disincentivando la frequenza turistica a Giulianova, come dagli stessi operatori e commercianti evidenziato al Sindaco, oltre che introdurre una tassa mascherata che graverà sui bilanci delle famiglie,  dico chesi è ancora in tempo per una riflessione ulteriore e per trovare soluzioni diverse .

L’ opzione parcheggi a pagamento, avrà oltremodo, ulteriori risvolti tecnici, che da studi fatti ne inficerebbero  la fattività, come l’inevitabile restringimento delle carreggiate, che nel tratto di lungomare nord farebbero scendere le distanze ben al disotto della soglia  prevista dalle leggi in materia.

Se poi si legge testualmente che, nella Delibera di Giunta n.66 ( istitutiva dei parcheggi a pagamento), obiettivo ispiratore di tale scelta è quello di “… garantire una rotazione costante dei veicoli allo scopo di soddisfare esigenze di sosta di un alto numero di utenti …” , stante poi prevedere, nella più totale contraddizione, opzioni tariffarie vantaggiose in abbonamento giornaliero e settimanale, ciò a dire che ci si prefigge il movimento e nello stesso tempo si incentiva la stasi, si cade davvero nel ridicolo.

 

 

A questo proposito , si dovrebbe capire poi a cosa dia diritto la geniale intuizione dell’abbonamento, perché se si optasse per la soluzione di posti nominali, allora saremmo di fronte ad un uso privato di spazi pubblici, non certo qualificante per una giunta di sinistra, se si optasse di contro per un diritto ad un posto qualunque sul territorio comunale saremmo di fronte ad un clamoroso bluff, in spirito Totò – truffa, il tutto condizionato da giornate di festa, di manifestazioni o come il Giovedì, dove il caos imperverserà  .

Come si nota da queste premesse, ancora una volta siamo all’alba di un nuovo pastrocchio ispirato da amministratori allo sbaraglio, per cui si darà battaglia in sede di consiglio comunale a tutela degli interessi generali.

 

Cordialmente.

                                                                                   Capogruppo “Obiettivo Comune”

                                                                                   Dott. Gianluca Antelli