GIULIANOVA -Asili nido di Giulianova: costi, soluzioni, e prospettive. Ma per la maggioranza non tutto è chiaro. Ecco la relazione del dirigente Andrea Sisino.

La presente relazione, come richiesto dalle SS.LL., si colloca sul solco di quanto in precedenza dedotto in ordine all’oggetto.
Dopo avere preliminarmente rilevato che l’asilo nido rientra tra i servizi a domanda individuale resi su specifica richiesta dell’utente, e che il servizio di gestione dei nidi comunali è da considerarsi di interesse pubblico, di tipo educativo e sociale, rivolto a bambini e bambine in età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, si espone che esso concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione.
Il Comune di Giulianova assume, ad oggi, la gestione diretta dei due Nidi Comunali denominati “L’Arcobaleno” e “Le Coccinelle” ad essi adibendovi, oltre al proprio personale, anche collaboratori dipendenti da cooperative, con mansioni sia di puericultrice che di addetti alle pulizie sulla base di quanto risulterà in appresso.
Le due strutture hanno una capacità ricettiva massima singola di n. 57 minori, elevabile al 20% in base al criterio della frequenza media degli utenti.
A oggi, in ogni singolo Nido, sulla base delle previsioni regolamentari sul punto vigenti, si contempla lo svolgimento delle attività nei giorni lavorativi da lunedì a venerdì, dalle ore 7.00 alle 18.30 e nella giornata del sabato, dalle ore 07.00 alle 14.00, con orari di ingresso e uscita differenziati, nell’ottica di realizzare un acconcio approdo ai tempi di vita e di lavoro dei genitori.
Alla sua gestione l’Amministrazione Comunale ha appunto dedicato, al fine di garantire la massima fruibilità delle indicate strutture nei dedotti termini numerici, la permanenza in servizio di n. 13 dipendenti di ruolo con mansioni di puericultrici, due delle quali attributarie della funzione di coordinatrice.
Il Comune gestisce detto servizio, ivi compresa la graduatoria per le ammissioni e le rette a carico degli utenti e, fino alla data del 31 maggio 2016, per garantire la massima fruibilità, il personale impiegato, come sintetizzato in precedenza, in ogni nido è risultato composto da:

• n. 7 puericultrici di ruolo Asilo “Le Coccinelle” (n. 6 puericultrici Asilo “Arcobaleno”);
• n. 7 puericultrici dipendenti cooperativa;
• n. 1 cuoco di ruolo;
• n. 1 operatori addetti alle pulizie dipendenti;
• n. 4 operatori addetti alle pulizie dipendenti cooperativa esterna.

Deve darsi atto che la presente analisi non considera le spese necessarie per il personale amministrativo addetto al servizio Pubblica Istruzione; la normativa di dettaglio, inoltre, prevede che, ogni asilo nido, debba necessariamente essere strutturato in tre sezioni così suddivise:

– piccoli (da tre a nove mesi);
– medi (da dieci a diciotto mesi);
– grandi (da diciannove a trentasei mesi).

Sulla base del rapporto minimo superficie utile-ricettività, considerando la superficie utile della struttura adibita ad asilo nido, la capacità ricettiva massima, come ripetuto, avendo a riferimento l’indicato personale, è stata di n. 57 posti in considerazione del fatto che il rapporto educatore/bambino deve essere garantito nel rispetto della proporzione di un educatore per sei bambini, ai sensi della legge R.A. n. 76/2000 e regolamento di attuazione nonché dell’art. 31, comma 8, del C.C.N.L. del 14.5.2000.
Le rette di frequenza, differenziate sulla base del reddito ISEE, per come assunto con deliberazione di Giunta n. 16 del 27 gennaio 2016, successivamente confermate per l’anno 2016 in sede di approvazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale, sono state determinate come segue:

N. DESCRIZIONE Tariffa o contribuzione
FREQUENZA INTERA GIORNATA
1 Fascia A – redditi ISEE fino a < = € 15.000,00 € 250,00
2 Fascia B – redditi ISEE da € 15.000,01 fino a < = € 30.000,00 € 300,00
3 Fascia C – redditi ISEE > = € 30.000,01 € 350,00
FREQUENZA META’ GIORNATA
1 Fascia A – redditi ISEE fino a < = € 15.000,00 € 200,00
2 Fascia B – redditi ISEE da € 15.000,01 fino a < = € 30.000,00 € 250,00
3 Fascia C – redditi ISEE > = € 30.000,01 € 300,00

Le agevolazioni previste sono le seguenti:

a. Riduzione percentuale nella misura del 20% in favore dell’utenza che abbia iscritti due figli minori (La riduzione si applica sulla tariffa relativa al secondo figlio);
b. Riduzione percentuale nella misura del 25% in favore dell’utenza che abbia iscritti tre o più figli minori (La riduzione si applica sulla tariffa relativa al terzo figlio, a seguire);
c. Possibilità di rimborso, su richiesta, della tariffa anticipata, in caso di assenza per malattia di durata superiore al quindici giorni, debitamente documentata. La quota ammessa a rimborso, si calcola proporzionalmente ai giorni di assenza.

Il progetto di bilancio affidato a deliberazione di Giunta Comunale approvata in data 30 aprile 2016, contempla stanziamento delle risorse necessarie per far fronte alle obbligazioni assunte per il funzionamento, fino alla data del 31 maggio 2016, dei due nidi con le ripetute modalità gestorie: detti stanziamenti, in riferimento alle puericultrici, sono risultate ammontare ad € 85.000,00 e, ad € 58.000,00, relativamente agli operatori di pulizia.
Ne discende, pertanto, rebus sic stantibus che, successivamente alla data del 31 maggio 2016, ove i competenti organi si determinassero per esercitare l’opzione di permanenza del mantenimento della operatività di entrambe le strutture, ciò potrà essere assicurato esclusivamente avendo, quale riferimento operativo, il personale di ruolo con mansione di puericultrice in numero di 13 unità, con mansioni di cuoco in numero di 2 unità nonché, infine, con mansioni di operatori addetti alle pulizie, in numero di 2 unità.
L’ovvia conseguenza che ne discenderebbe, non potrà non riflettersi sulla contrazione sia della platea dei minori da ammettere al servizio, che della capacità dell’Ente di garantire i servizi complementari di cucina e di pulizie attività, queste ultime, cui potrebbero essere adibiti esclusivamente, in ogni singola struttura, sulla base delle risorse finanziarie ad oggi allocate nello schema di bilancio per come in premessa indicato, un solo addetto con mansioni di cuoco, ed un solo addetto con mansioni di operatore alle pulizie.
Sotto il primo dei profili evidenziati, atteso l’imprescindibile rapporto educatore/bambino per come in narrativa esposto, i minori da ammettere al servizio sarebbero infatti circoscritti al numero massimo di circa 27 in riferimento ad ogni singola struttura, stante le risorse umane dipendenti, si ripete, presenti nel novero complessivo di tredici, con mansioni di puericultrici.
In riferimento a tale ultimo aspetto, inoltre deve, lo scrivente, porre alla attenzione dei sigg.ri oblati, sia il non secondario rilievo dettato dalla carenza di personale educativo da adibire ad assistenza disabili, in caso dovessero pervenire richieste in tal senso, che quello complementare connesso alla necessità di ricorrere a sostituzioni di personale, in caso di assenze per qualsivoglia natura.
La contemporanea apertura delle predette strutture, inoltre, dovrà tenere conto delle spese sia delle utenze in ordine alla quale, si forniscono i dati offerti dagli uffici finanziari con separata comunicazione trasmessa via mail, relativamente all’anno 2015, che quelle della refezione scolastica e delle obbligatorie assicurazioni, coperte dagli stanziamenti di bilancio per il corrente esercizio 2016.

Energia elettrica:
• Asilo Zona orti € 3.889,04;
• Asilo Arcobaleno € 2.850,66;

Acqua:
• Asilo Zona orti € 240,61;
• Asilo Arcobaleno € 217,49;

Gas metano:
• Asilo Zona orti € 6.935,93;
• Asilo Arcobaleno € 11.529.87;

Spese telefoniche:
• Asilo Zona Orti € 1.009,11;
• Asilo Arcobaleno € 1.007,24.

Ove, invece e di contro, le determinazioni dovessero indirizzarsi verso la differente opzione dell’affidamento in concessione di una struttura ricorrendo alla evidenza pubblica, tale scelta -fermi restanti ad oggi, i contenuti di bilancio per come evidenziato nella premessa in fatto che precede- dovrà risultare preceduta dalla approvazione della prescritta relazione imposta dall’art. 34 c. 20 della legge 17 dicembre 2012, n. 221 di conversione, con modificazioni, del decreto legge n. 179/2012, necessaria per perseguire l’obiettivo di coniugarne i contenuti con le previsioni affidate all’art. 42, comma 2, lettera e) del d.lvo 267/2000, in tema di competenze che Consiglio comunale sarebbe sul punto, chiamato ad esercitare.
La normativa di cui al citato art. 34/20, come noto, infatti dispone che ”Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità tra gli operatori, l’economicità della gestione e di garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento, l’affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell’ente affidante, che dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per le forme di affidamento prescelto e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste”.
Con osservanza

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Dovrebbe essere tutto esemplarmente chiaro ma la maggioranza continua ad esser divisi sull’argomento ed in particolare il Pd tra urla e strepiti anche al riferimento della situazione degli impianti sportivi