Dopo esser stato sedotto ed abbandonato dalla Regione Abruzzo, il Braga
viene beffato anche dal Governo. Lo storico ed importante Istituito di
Alta Formazione e Cultura di Teramo viene tristemente abbandonato al suo
destino.

I nodi sono finalmente venuti al pettine: anche l’emendamento che
portava la firma bipartisan dei senatori Legnini – Tancredi per far
riconoscere la statizzazione e quindi far concedere contributi
all’Istituto Musicale è stato respinto dal Governo.

L’emendamento “salva-Braga” era stato presentato in Commissione
congiunta Bilancio e Affari Costituzionli del Senato in sede di
conversione in Legge del cosiddetto Decreto “Milleproroghe.”

Ma prima all’Aquila e poi a Roma la musica per il Braga non è
cambiata:niente riconoscimento uguale niente soldi. In parole povere
anche l’ultima ancora di salvezza è caduta e per il Braga il futuro è
sempre più incerto.

  “Con questa bocciatura l’Istituto dopo un secolo abbondante si avvia
al suo declino” dicono i consiglieri regionali Giuseppe Di Luca e
Claudio Ruffini, , il capogruppo alla Provincia Ernino D’Agostino, il
capogruppo al Comune di Teramo Giovanni Cavallari  “mai come oggi si era
vissuto uno stato di totale precarietà. Il Braga nel passato aveva avuto
difficoltà finanziarie ma erano state sempre risolte.”

Fino al 2008 l’Istituto ha avuto sempre garantito il contributo dalla
Regione Abruzzo  (550 mila euro l’anno), dalla Provincia di Teramo, dai
Comuni di Teramo e Giulianova e dalla Fondazione Tercas.

A partire dal 2009 la Regione ha disatteso il suo impegno: nel 2009 ha
finanziato il Braga con 350 mila euro, nel 2010 ha erogato ulteriori 250
mila euro, nel 2011 in sede di  bilancio viene previsto un finanziamento
pari a 250 mila euro.

Per altre Istituzioni regionali della stessa valenza culturale nel
Bilancio regionale 2011 si sono visti aumentare il contributo in modo
significativo rispetto al 2010, quindi la Regione poteva incrementare i
fondi anche per il Braga.

“L’Assessore Di Dalmazio” spiegano i rappresentanti del Pd “aveva
rassicurato il Consiglio di amministrazione dell’Istituito, di cui fa
parte, che ci sarebbe stata la statizzazione e quindi il disimpegno
della Regione sarebbe stato sostituito dallo Stato”.

C’è da evidenziare che in questi due anni 2009/2010 per i mancati
finanziamenti ricevuti dalla Regione l’Istituto ha dovuto fare un piano
di ridimensionamento delle cattedre e delle docenze: sono state
soppresse due cattedre di pianoforte principale, una cattedra di
pianoforte complementare, una di storia della musica e le cattedre di
sassofono e solfeggio hanno ridotto il numero di ore di insegnamento.

Inoltre diversi pensionamenti dei docenti oltre che di personale Ata
non sono stati sostituiti ma al loro posto sono stati inseriti
insegnanti con contratti di collaborazione (co.co.co.) e sono state
azzerate tutte le supplenze.

Nonostante tutte queste disavventure l’Istituto conosce sempre più
iscritti che vengono accolti grazie all’impegno oltre la parte
contrattuale dei docenti i quali si ritrovano spesso a fare volontariato
per evitare di respingere le richieste di formazione e cultura musicale.

“Questo stato di cose” incalza il Pd “ha come responsabile il
centrodestra. Il Presidente della Provincia Catarra ha preannunciato che
a partire dall’anno prossimo non garantirà il contributo fin qui
concesso. Mentre Chiodi e Di Dalmazio preferiscono dedicarsi dei 
rifiuti e non della cultura.

Secondo i rappresentanti del Pd “è gravissimo quello che hanno fatto al
Braga. Ai teramani diciamo queste cose perchè riflettano e si attivino
per evitare di vedersi sminuire tale Eccelenza.”

L’Aquila, 15 feb. 11

I Consigliere regionali
Claudio Ruffini
Giuseppe Di Luca
Il Capogruppo  alla Provincia di Teramo
Ernino D’Agostino
Il Capogruppo  al Comune  di Teramo
Giovanni Cavallari