“Non avremmo mai desiderato una conclusione del genere, ma dopo tre anni e mezzo di sostegno limpido ed incondizionato, abbiamo dovuto prendere atto della improseguibilità di questa esperienza amministrativa.
L’eccesso di litigiosità motivato esclusivamente da personalismi ha accompagnato questo mandato fin dall’inizio, con le ben note polemiche di taluni consiglieri già in esito al varo della Giunta (giugno 2014).
Nel 2015 la coalizione ha perso il sostegno di Fratelli d’Italia e nel 2016 quello della lista Al Centro per Teramo, e nell’avvicendarsi di questi avvenimenti la nostra lista ha visto immolare alle varie crisi gli Assessori Di Stefano e Romanelli prima e successivamente anche Lucantoni ed Antonini.
Dallo scorso mese di aprile, a motivo anche delle posizioni assunte da tre consiglieri indipendenti, non vi sono più stati i numeri sufficienti a determinare una maggioranza politica e numerica, nonostante la convinzione della nostra lista di voler evitare un commissariamento che sarebbe durato oltre 500 giorni e pure quella del Sindaco, che ebbe anche a rassegnare le proprie dimissioni nel tentativo di scuotere i cosiddetti dissidenti.
Quanto accaduto il 2 novembre scorso, con la persistenza della mancanza dei presupposti numerici minimi per governare,-e dopo la sottoscrizione di innumerevoli documenti mai rispettati- ci ha indotti a rinunciare alle nostre posizioni (3 assessorati ed oggi anche alla presidenza del consiglio comunale) ed a chiedere lucidamente e rispettosamente al Sindaco di porre fine ad uno stillicidio non più comprensibile ai cittadini e privo di ogni prospettiva politica ed amministrativa.
Riteniamo di aver fatto tutto quanto possibile in questi tre anni e mezzo per preservare l’Amministrazione, assicurando il nostro pieno sostegno e tollerando ogni genere di atteggiamento da parte di taluni singoli che hanno chiaramente posposto gli interessi della città a quelle che parevano essere convenienze politiche personali, imponendo scelte e determinazioni che più volte non abbiamo condiviso ma che abbiamo silenziosamente subito, ed avremmo anche continuato a farlo, se ciò fosse bastato per governare in modo sereno, operoso, incisivo.
Ci dispiace infinitamente per questo epilogo anche e soprattutto per i percorsi umani condivisi, ma riteniamo con convinzione che la restituzione del potere di scelta nelle mani dei cittadini in primavera rappresenti l’atto più decoroso che potessimo compiere.
Siamo certi che i teramani potranno scrivere e scegliere una storia nuova e che le vicende degli ultimi anni li indurranno a valutazioni più attente e scrupolose nella scelta dei propri rappresentanti in Consiglio comunale.”

Giovanni Battista Quintiliani
Maurizio Salvi
Milton Di Sabatino
Francesca Di Egidio
Antonella De Luca
Emidio Di Matteo