E’ stata una giornata dedicata alla soluzione dei problemi della squadra di calcio, corredata da ben due conferenza stampa. La prima si è svolta ne4l ridotto dell’Hotel Europa da parte dell’amministratore Ferdinando Perletta. Fuori c’era una trentina di tifosi e qualcuno ha pensato di chiedere l’intervento dei carabinieri ed una pattuglia ha stazionato fuori dell’hotel sino al termine della conferenza, alla quale hanno partecipato anche i tifosi, che hanno incalzato Perletta che ha risposto con toni rassicuranti: <So che il problema più grosso e che rischia di far saltare il banco è quello delle vertenze Ho pagato la maggior parte dei giocatori e con altri sto raggiungendo l’accordo . Poso annunciare che l’allenatore Ronci firmerà la liberatoria lunedì rinunciando al suo compenso, Rionali ha firmato un precontratto grazie al quale si è impegnato a chiudere la vertenza a 3500 euro invece che a 7000, accordo anche con Venneri (3000 euro), Conti (1.500. Fantini (800), Sorrentino (1500), De Patre (500) resta aperta la vertenza con Broso>. Perletta ha annunciato che entro la fine di dicembre sanerà tutte le situazioni pendenti e subito dopo si dimetterà, ma non perché fuggo ma perché troppi impegni di lavoro. Posso annunciare che il Giulianova non prenderà neanche un punto di penalizzazione. Ma non tollero che mi si attacchi sul piano della dignità e della correttezza>. Se saranno confermate, senz’altro buone notizie. La seconda conferenza a Palazzo con il sindaco Mastromauro e il delegato allo sport, Guidobaldi e sempre alla presenza di una delegazione di tifosi, con il quale il sindaco ha dialogato ricordando quanto fatto in occasione della raccolta di 114.000 euro ai tempi di D’Agostino per salvare la società, il rinvio a giudizio per aver fatto riaprire il Fadini per evitare la retrocessione sul campo e il lavoro svolto per iscrivere la squadra. <Oggi ho richiamato tutti i 43 imprenditori che ci dettero una mano, alcuni hanno chiuso l’azienda, altri devono pagare i contributi agli operai. I tempi sono cambiati. Ed allora la chiave di salvezza è la condivisione, quella del dialogo e lunedì mi incontrerò ancora con Antonio Esposito con il quale continuare a condividere il progetto>.