GIULIANOVA – Non era mai accaduto prima tanto è vero che gli addetti della Giulianova patrimonio, che si occupano della cura e della sicurezza dell’impianto, sono stati costretti a chiedere l’intervento dei carabinieri. Tantissima gente al camposanto, secondo tradizione, e forse più degli altri giorni, quando il cimitero era ugualmente affollato. Gli addetti hanno ricevuto da una donna la denuncia di uno scippo: le avevano rubato il portafogli dalla borsa. Altri hanno denunciato che ignoti, con la scusa dell’accattonaggio, hanno ugualmente chiesto e preteso dei soldi arrivando perfino alle minacce. Non basta perché sempre gli addetti hanno dovuto fare la sentinella ai due ingressi là dove si vendevano le lampade votive in quanto c’era sempre in agguato qualche malintenzionato o tipo sospetto magari pronto a rubare i soldi della vendita delle lampade. Ed ancor c’era anche chi chiedeva dei soldi per le messe in suffragio dei defunti con tanto di tabelle e di foto con l’indirizzo di due parrocchie dove le messe sarebbero state officiate. Non c’era però la semplice richiesta di un’offerta, al contrairio si praticavano, come dire, prezzi fissi. E così con la gente che aumentava e con le proteste che si rincorrevano, la Giulianova Patrimonio ha chiesto l’intervento dei carabinieri ed una pattuglia si è subito portata al camposanto nella speranza di poter rimettere ordine ed anche un po’ della legalità che era stata vietata. I carabinieri hanno allontano alcuni rumeni scoperti in atteggiamento sospetto ed altri sono stati identificati. E’ stato impossibile, però, identificare la persona che aveva effettuato lo scippo. Oggi le visite dei carabinieri saranno più assidue.