In un momento di crisi nazionale ci siamo visti ridurre il nostro territorio di lavoro di oltre il 20% con la semplice istituzione di un’area marina protetta,nella quale non si capisce ancora cosa si protegga, dando così uno schiaffo alla costituzione italiana dove si dice solo a parole che ogni cittadino ha diritto al lavoro. il CO.GE.VO. con il suo presidente Di Mattia esprime amarezza e dissenso alla decisione del ministero dell’ambiente che ha rifiutato una sperimentazione all’interno della AMP in collaborazione con le migliori università italiane di ricerca scientifica e la partecipazione dei professori luminari del settore,Scardi,Acierno,Piccinetti e Cardarelli nonchè la dottoressa Giansante dell’istituto zooprofilattico di Teramo quale ente di riferimento del CO.GE.VO.
Il progetto proposto del CO.GE.VO. nel quale si prevedeva uno studio per valutare l’impatto ambientale che è stato negato da un ministero dell’ambiente,cosa molto grave,anche perchè in quell’area l’attività di pesca si svolge da oltre 70 anni,cosa questa che ha contribuito allo sviluppo di paesi costieri valutando che nel settore vi operano oltre 300 marinai.Detto questo il CO.GE.VO. non si arrenderà,anzi porterà avanti il ricorso al TAR del Lazio per discutere nel merito l’istituzione dell’AMP e come si è arrivati a tale riconoscimento,inoltre saranno organizzate sempre nella legalità,eclatanti manifestazioni nelle quali faremo valere i nostro diritti di lavoratori,la Federesca si associa a questo documento ed a questa iniziativa.
 
Di Mattia Giovanni
Squeo Walter