Nei giorni scorsi è comparso sulla stampa locale un comunicato a firma del Sig. Eden Cibej. In esso sono fatte affermazioni che riguardano l’Associazione DEMOS e il suo Presidente che non rispondono al vero e configurano un’immagine falsa del progetto “Deliberiamoci ancora” che l’Associazione si trova impegnata a realizzare . Ben lungi dall’essere stato bocciato dai giuliesi, tale progetto si sta articolando in decine di assemblee di frazioni e incontri di quartiere. Chi partecipa (abbiamo visto una sola volta il Sig. Cibej che si è presentato per fare “lezioni” non si capisce bene di quale scienza) si interessa, vuole capire e partecipare. Questo ci basta per affermare che di tutto si tratta fuorché di un flop ”colossale”. Abbiamo sentito questa affermazione anche in Consiglio comunale, ma lì abbiamo avuto modo di spiegare che non è così. Ne riparleremo alla fine di questo percorso di cui non neghiamo (anzi le avevamo previste) tutte le difficoltà.
Detto questo, ci preme ribadire che, per quanto la cosa sia incomprensibile a chi non vuole capire, che non esiste nessun incarico professionale all’Associazione Demos da parte del Comune. Il rapporto, invece, rientra nella dimensione della sussidiarietà orizzontale (concetto oscuro a chi non si è accorto della sua esistenza in Costituzione) che prevede la valorizzazione del volontariato. Infatti, Demos svolge delle attività per conto del Comune a titolo di volontariato. Non vi è dunque alcun “incarico a pagamento” a nessuno: si tratta di un rapporto che prevede esclusivamente il rimborso delle spese vive che sono affrontate per realizzare il progetto, documentate e rimborsate secondo una tempistica concordata. Per scovare fantomatici conflitti di interesse in capo al Presidente dell’Associazione Demos, bisognerebbe dimostrare che interessi in potenzia conflitto vi siano. Il volontariato è gratis! Non è retribuito, né compensato in alcun modo.
Né vale confondere il ruolo dell’Organismo Indipendente di Valutazione del Comune che svolge esclusivamente funzioni di valutazione sul raggiungimento degli obiettivi da parte dei dirigenti come previsto per legge. Il Presidente di questo organismo, infatti, come tutti i cittadini, può legittimamente svolgere attività per fini sociali e culturali fino a quando il libero associazionismo e il volontariato nel nostro Paese sono ritenuti valori primari.
Nemmeno il progetto “è costato sinora” al Comune tredicimila euro, quasi che questo denaro sia stato incamerato dall’Associazione Demos. Quali e quanti siano i pagamenti già rimborsati a fronte delle spese già sostenute, è facilmente leggibile nei resoconti trimestrali pubblicati nel sito dell’Associazione.
Non abbiamo altro da spiegare al Sig. Cibej e torniamo a occuparci di democrazia sperando che egli cominci a interessarsi alla sostanza del progetto. Magari con modestia, cercando di conoscerlo e capirlo prima di criticarlo. Quanto ai suoi odi personali e/o politici nei confronti di chicchessia, ci spiace, ma non possiamo aiutarlo in alcun modo.
Giulianova 19 maggio 2013
L’Associazione DEM