GIULIANOVA – Non si placano le polemiche sullo strampalato progetto di pedonalizzazione del centro commissionato dal Pd Giuliese.

Senz’altro la lacunosa e insoddisfacente esposizione dei relatori nel corso della riunione tenutasi al Kursaal – meritoria iniziativa del Comitato di quartiere del Lido, che ringraziamo per l’invito –, più che altro uno scorrimento di slide in stile renziano, solleva più perplessità di quante ne risolva e, soprattutto, ha sottaciuto fondamentali aspetti di rilevanza strategica per lo sviluppo cittadino. I commercianti sono giustamente insorti contro un progetto partorito male e spiegato peggio: un’altra pagina del libro dei sogni della maggioranza di governo cittadina, in puro genere fantasy, visto che la realizzazione dell’ambiziosa iniziativa è, come ammesso dagli stessi relatori, al momento priva di qualsiasi copertura finanziaria.
Non solo: come si fa a concepire un progetto di questa portata senza minimamente considerare l’impatto sul commercio e sulla viabilità cittadina? Nulla è stato detto in merito alla previsione di uno studio in tal senso, che dovrebbe affrontare prima la questione dei parcheggi di scambio, per minimizzare gli impatti sul traffico e i disagi arrecati. La nostra Amministrazione al solito arriva male e tardi: è noto che prima vanno predisposte le infrastrutture di sostegno e le opere di riqualificazione del centro, poi si pedonalizza! Partire dal processo opposto è da dilettanti allo sbaraglio. Inoltre, l’Amministrazione si è accorta che, in virtù delle sue scelte politiche e fiscali, il commercio locale è letteralmente in ginocchio, strangolato da una tassazione schizzata, nell’ultimo decennio, a + 264%? Evidentemente, con un progetto così concepito, si vuole dare il colpo di grazia definitivo alle attività commerciali locali, forse in nome di un’antica ostilità del partito di maggioranza locale alla libera impresa, a tutto vantaggio dei grandi centri commerciali e ipermercati, raggiungibili nel raggio di pochi chilometri e con ampia disponibilità di parcheggi gratuiti.
Inoltre, non si capisce che attrattiva turistica dovrebbe avere l’istituzione di un’area pedonale se non è sorretta da uncomplessivo progetto di valorizzazione del patrimonio urbano. Hanno ragione i commercianti a sostenere che, a queste condizioni, la pedonalizzazione produrrà una sicura desertificazione! Prima di parlare di costosi e, sottolineiamo, campati in aria progetti di pedonalizzazione, bisognerebbe partire da un serio progetto di riqualificazione del lido, per restituire dignità e decoro ad ampi tratti che giacciono in vergognose condizioni di degrado e abbandono, vedi lungomare Zara, prevedere strutture di copertura leggera di parte di piazza di Fosse Ardeatine, e abbattimento di tutte le barriere architettoniche, che è un obbligo di legge (a partire dalla strisce pedonali che finiscono contro i cordoli, una peculiarità urbana tutta giuliese).
Vogliamo ricordare ai nostri amministratori, a corto di idee e senso pratico, che non è facendo ulteriori danni che si può recuperare a un ritardo accumulato in 40 anni di negligenza e incuria! Se il rimedio è peggiore del male, ci permettiamo di suggerirvi caldamente di continuare a stare fermi: la città, i residenti del lido, i commercianti tutti ve ne saranno grati, nell’auspicio che il futuro della nostra città sia finalmente deciso dal volere popolare e non più a tavolino o al power point di tecnici e burocrati.

Jwan Costantini