GIULIANOVA – Una nuova autopsia e un’altra perquisizione della fiat 600 di Giuseppe e Simone Santoleri. La prima sui resti di Renata Rapposelli si terrà questa mattina nell’obitorio dell’ospedale di Macerata. I prelievi saranno effettuati dal medico legale Antonio Tombolini e ieri mattina l’avviso è stato Già notificato l’accertamento agli avvocati dei due indagati in concorso, Carardori, Retitano ed Angelozzi. La nuova autopsia si è resa necessaria, stando a quanto trapela, alla luce della perquisizione in casa della pittrice sottoposta anche ai prelievi da parte dei Ris e ai nuovi accertamenti a casa dei Santoleri e nell’ auto. Dall’abitazione di via Galilei i carabinieri del reparto investigazioni scientifica hanno portato via coperte, lenzuola, cuscini, nastro adesivo e medicinali ma non c’era traccia di quello che sarebne stato acquistato nella farmacia Misantoni il 9 ottobre, giorno della scomparsa della donna. La vettura è ancora sotto sequestro e sarà di nuovo oggetto di un controllo, il terzo in ordine di tempo, controllo fissato per le dieci di giovedì mattina ma non più da parte dei Ris ma dei carabinieri del Reparto operativo-Nucleo investigativo di Ancona e di Teramo. Infatti, nonostante legali avessero chiesto il dissequestro, questo non era stato ancora autorizzato dalla Procura di Ancona ed adesso ci comprende il perchè. Il Pubblico ministero Andrea Laurino insiste perché a padre e figlio vengano rilevate le impronte digitali
Servono per il proseguo delle indagini ma al momento sono state rifiutate dai legali. La Procura, pertanto ha solo il loro dna, fornito durante il primo colloquio con lo stesso Pm, quando ancora erano solo persone a conoscenza dei fatti. Di fronte al diniego, le impronte digitali potrebbero essere richieste in maniera coatta. Gli avvocati, difatti, chiedono che, come per le perquisizioni della casa dei Santoleri e della loro autovettura anche per le impronte si proceda con un decreto da parte del magistrato.