GIULIANOVA- Tu chiamale, se vuoi, ragazzate, ma ormai quello che da qualche tempo accade a Giulianova non può più definirsi così. La notte scorsa ignoti hanno fatto saltare due cabine telefoniche collocate in via Quarto, al Lido. E così, più che una semplice ragazzata, a vedere lo stato in cui sono state ridotte, sembra più un attentato terroristico che una preparazione ai botti di Sal Silvestro di questa sera. Queste vanno ad aggiungersi alla demolizione della ringhiera della Salita Montegrappa due anni fa e, da ultimo, il gravissimo e assalto al lungomare monumentale. <Quindi ormai si comincia a parlare di veri e propri attentati ai beni pubblici – sostiene Mauro Piunti- visto che i vetri della cabina chiusa posta tra via Quarto e il prolungamento di Viale Orsini sono schizzati a circa 40/50 metri dall’esplosione>. Avrebbero potuto sicuramente ferire delle persone che fossero transitate in quel momento <Per non parlare –aggiunge Piunti- dei cestini distrutti e dei fari del porto ripetutamente vandalizzati sino all’ultimo bullone, con tanto di fili elettrici tirati con forza sino a sfilarli dalle canaline per metri e metri.> Esempi evidentissimi di inciviltà e di disaffezione completa, da parte degli autori, nei confronti della propria città, a meno che non sia qualcuno venuto da fuori. <A questo punto – si chiede ancora Piunti –la domanda che sorge è semplice: come mai in una cittadina con un territorio non certo vasto e con tre caserme attive questi individui possono agire indisturbati mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica per anni e anni, sono sempre gli stessi?> Domanda legittima così come lo è quanto sostenuto in premessa e la vicenda richiama alla mente il dibattito solo di alcuni giorni fa della opportunità o meno di sistemare delle telecamere in quasi tutto il territorio cittadino.