GIULIANOVA – Volutamente e diligentemente non siamo intervenuti nella querelle relativa alla Festa del 25 aprile, perche’ riteniamo che sia inutile aggiungere voci alle tante messe in campo, anche a sproposito, relative al tema.

Molti di noi appartengono al mondo della destra gia’ da adolescenti e conoscono a menadito il copione che i piu’ tengono nelle giornate che precedono questa Festa civile. Ed anche quest’anno non e’ stato da meno. Anzi e’ stato peggio. Forte l’impossibilita’ di occuparsi di altre faccende, vi e’ stata maggiore concentrazione sui display dei telefoni.

Abbiamo condiviso, con tutto il partito, lo stupore che, nonostante le imposizioni estreme dovute all’emergenza sanitaria, si sia trovata la necessita’ impellente di effettuare le manifestazioni di rito, che dovevano essere ristrette a poche persone ma poi, vedi Bologna e Roma, cosi’ non e’ stato. Con la conseguente assenza di multe e sanzioni, comminate invece ad altri cittadini, senza permesso Anpi, per le piu’ disparate omissioni.

Potremmo dire, nulla di nuovo sotto questo sole, ma cosi’ non e’. Si sono dimenticati tutti di quello che da due mesi sta accadendo e che vede la nostra nazione, ed il mondo intero, in una fase epocale difficile e che ci proietta in un futuro altrettanto difficile ed incerto. CI sarebbe piaciuto di piu’ vedere proposte concrete su come affrontare il futuro piuttosto che imposizioni che portano ad un passato storico con il sapore di liberta’, limitata.

C’e’ poco da fare! Di festa della liberazione non si puo’ discutere, altrimenti cadono ancora le teste. Cade quella di un consigliere comunale, il piu’ inesperto forse, con un’indole goliardica tutta sua, tanto che in pochi mesi ha reso frizzante l’aria asfittica delle comunicazioni “pubbliche”, sopratutto quella social. Pure lui adesso sa quello che sappiamo noi da qualche decennio.

Ci ha divertito molto l’acceso dibattito politico, tutto un pullulare di comunicati di maggioranza ed opposizione, adirati e sconcertati, alcuni molto confusi. Tra i tanti, abbiamo notato una lista con un rappresentante di peso in Consiglio, che il giorno prima grida allo scandalo (sempre per l’affaire Paesani) ribadendo che la “storia ricorda i sacrifici di quanti ci hanno preceduto” che “la liberta’ di espressione sono il patrimonio piu’ profondo della commemorazione stessa” e il giorno dopo dice “il 25 aprile non sara’ mai e non potra’ essere mai una festa inclusiva e nazionale” aggiungendo “e’ una festa che aumenta la ipocrisia faziosa dell’odio”.

Per scopiazzare Marcello Veneziani bisogna essere solo Marcello Veneziani. Non si puo’ essere altro! Nemmeno il Presidente dell’assise comunale di Giulianova lo puo’ fare, pure male!
Ma Veneziani e’ un giornalista, politologo ed esprime le sue opinioni con grande maestria.
Mentre chi ha copiato ha un ruolo molto diverso.
Non si e’ accorto che il Sindaco ha chiesto ed ottenuto le dimissioni di Paesani per cose simili, dette con altri termini certo!
Non si e’ accorto nemmeno che il Sindaco ha chiesto per Giulianova la medaglia d’oro al valor civile.
A noi sembra un errore pari a quello del meno preparato giovane consigliere dimissionario. Lui.

Alla fine di queste due giornate ci sentiamo di esprimere solidarieta’ a Costantini. Ha da fare un gran lavoro, per serrare le fila, vista la confusione evidente in esponenti della sua maggioranza.
E anche per il grande apporto che l’opposizione gli sta dando su temi veramente profondi, pari al nulla assoluto.

Coordinamento Cittadino
Fratelli d’Italia
Giulianova