GIULIANOVA – Quarto bar assalito nella notte nel giro di dodici giorni. Stavolta i ladri hanno perso di mira il bar Fortuna di Piero Farinelli,ubicato in viale Orsini, di fronte alla chiesa parrocchiale di San Pietro. Il colpo che ha fruttato ai malviventi ben 24 mazzi di gratta e vinci per un valore di circa tremila euro e che hanno portato via con tutto il contenitore, si sarebbe verificato tra le 3,30 e le 3,45 anche perchè alle tre e mezzo era transitata in viale Orsini ed anche di fronte al bar una pattuglia dei carabinieri. E’ probabile ,anzi, che i ladri abbiamo atteso il transito della pattuglia per poi entrare in azione. Si tratta sicuramente di professionisti e, tra l’altro, per le modalità del furto, non un solo ladro. Una volta scesi dall’auto sono riusciti a forzare il motorino d’avvio della saracinesca, la quale, essendo elettrica, è salita su senza produrre alcun rumore. Una volta dentro si sono diretti decisamente verso il contenitore dei biglietti e tutto questo mentre entrava in azioni cosiddetto allarme “volumetrico” che entra in azione quando all’interno del locale si trovano persone che non dovrebbero esserci e che , pertanto “fanno volume”. Ma si tratta di un allarme che non ha un suono particolarmente forte ma che, comunque, con tutta probabilità, avrebbe sortito l’effetto di accelerare l’uscita dal bar della banda che non ha nemmeno toccato il registratore di cassa. La brutta sorpresa Pierino Farinelli l’ha avuta ieri mattina quando è sceso dal suo appartamento, che si trova sopra al bar, ha visto la saracinesca alzata ed ha immaginato tutto quello che era accaduto. Due elementi da aggiungere: il locale non è assicurato contro il furto ed alcuni anni fa le telecamere il titolare le aveva piazzate fuori dal locale. Ma sembra che una pattuglia di carabinieri lo avesse invitato a toglierle in quanto violavano la privacy di dipendenti e clienti e lui face quanto gli venne ordinato. E nella notte sono aumentate anche le scritte sui muri della città, con particolare riferimento al lungomare monumentale dove sono state imbrattate tutte le colonne. Il vicesindaco Nausicaa Cameli ha dato l’ordine di rimuoverle tutte (ma ce ne sarebbero almeno un centinaio) affidando l’iniziativa alla Ecotedi per quanto riguarda i luoghi pubblici.