Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione G365.

“l Destino e i Dehors si incontrano a Giulianova
“Puoi svegliarti anche molto presto all’alba
(ma il tuo destino si è svegliato mezz’ora prima di te)”
Il suolo pubblico è quella cosa che appartiene a tutti i cittadini. E’ quel diritto inviolabile che è la nostra fetta di proprietà pubblica.
Le attività economiche possono chiedere in prestito e “per favore” a tutti i cittadini di poter utilizzare la proprietà pubblica. Ma siccome è un utilizzo che da un tornaconto privato a chi la sfrutta occorre che siano rispettate regole chiare e di buon senso:
Chi utilizza la cosa pubblica deve:
– Retribuire bene la collettività (visto che ne ritrae di solito ottimi guadagni)
– Rispettare il decoro e la fruibilità delle strade e dei marciapiedi per la cittadinanza
– Rispettare la uguaglianza di condizioni tra operatori economici, la parità di concorrenza è un principio fondamentale per uno sviluppo duraturo che non dipenda da “favorirismi” del momento.
– Essere trasparente, di modo che nessun furbo si avvantaggi sull onesto.

A Giulianova stiamo assistendo ad un accanimento verso taluni dehors, con minacce di demolizioni di strutture che esistono da decine di anni e invece al rilascio di occupazioni di piazze monumentali.
Il tutto a suon di cavilli burocratici.
G 365 chiede che venga immediatamente approvato un piano dehors ed occupazione di suolo pubblico e nelle more che venga garantito parità di trattamento tra gli operatori e rispetto del decoro e delle bellezze di Giulianova.
I principi sono semplici: parametrazione rispetto alle aree interne dei locali, estrema parsimonia nelle zone monumentali, divieto di intralcio di strade pubbliche, tariffe in base alla centralità della zona, rigore sul rispetto delle normative di sicurezza e sanitarie.
Nessuno si lamenterà o sarà messo sul lastrico e come accade in tutte le cittadine turistiche ci sarà un equilibrio elegante tra interessi degli operatori economici e la proprietà pubblica dei cittadini.
Non c è bisogno delle ruspe ma di buon senso, onestà, trasparenza e parità di condizioni!”
Che non dipenda dal destino ma dalle capacità (nel rispetto di regole uguali per tutti!)