Il grido di dolore del ragazzo che ha ferito con il coltello il compagno “Voglio tornare a scuola” non poteva essere accolto. Ed il Consiglio d’Istituto del Cerulli-Crocetti ha deliberato che il ragazzo rimanga sospeso sino a fine anno. E questo non solo per il fatto in sé ma anche perchè J.M, aveva accumulato qualcosa come oltre quaranta giorni di assenza e sarebbero bastati altri quindici giorni di sospensione per fargli perdere l’anno scolastico. E così’ è stato. Ma il Consiglio, su proposta del preside Luigi Valentini ha fatto in modo che il ragazzo in qualche modo possa salvare l’anno, facendo in modo che possa proseguire ad impegnarsi nei corsi di alternanza scuola-lavoro per fare in modo che a fine anno scolastico possa conseguire la qualifica di manutentore di impianti, per la quale aveva deciso di iscriversi all’Ipias. Poi spetterà a lui e solo lui decidere se continuare (o meglio in questo caso riprendere) gli studi. E’ stato lo stesso preside a consegnare nel pomeriggio di ieri al ragazzo il foglio con la decisione del Consiglio. E subito dopo J. si è incontrato con il suo legale, l’avvocato Costanzo D’Amelio. <Siamo molto rammaricati per questa decisione – sono le prime parole dell’avvocato – in quanto il ragazzo ha sbagliato, nonostante le tante provocazioni, ma appare esagerato fargli perdere l’anno scolastico. Per questo stiamo pensando di avanzare ricorso per ottenere l’annullamento del provvedimento. Voglio ribadire che J. era stato aggredito alla stazione ferroviaria dal megrebino solo due giorni prima e temeva, come successo altre volte, che la cosa potesse ripetersi. Quel coltello in tasca che aveva da tempo non lo portava per vendicarsi ma per paura che fosse oggetto di ulteriori e più gravi vessazioni, come poi è avvenuto solo due giorni dopo>. Intanto la scuola si muove anche nei confronti dello studente ferito e per questo è stato convocato a scuola con una raccomandata con ricevuta di ritorno spedita lunedì con la ricevuta non ancora tornata al mittente e senza che il ragazzo si sia fatto vivo. E ieri ha lasciato la scuola anche l’ispettrice inviata da L’Aquila per verificare personalmente quanto accaduto vista l’eco che il fatto ha avuto a livello nazionale. E naturalmente mentre ci sono tutte queste novità va avanti anche il lavoro da parte dei carabinieri della Compagnia dei carabinieri che anche ieri hanno sentito ragazzi e professori, su delega del pubblico ministero Greta Aloisi titolare del fascicolo. Emergono con chiarezza screzi precedenti tra i due ragazzi ed anche della complessità della personalità del marocchino.