Gentile industriale Peppino Marozzi, inutile cacciarmi in una polemica che non mi appartiene e  alla quale  non darò seguito. Ma,siccome vengo tirato per i capelli, (lascia stare l’inutile precauzione di non indicare il nome),debbo dire che, in effetti, hai ragione, perchè, su un punto mi devo arrendere in quanto , proprio dove avanzi il rimprovero che mi fai di sottolineare gli errori di grammatica ed ortografia dei politici e non, ne commetti pure tu uno, proprio nella stessa frase. Tu scrivi: “Forse sei come certi giornalisti che valutano in maniera esagerata agli errori di scrittura ma non hanno nessuna attenzione per la morale pubblica.” Scusami, ma la frase corretta è ” Forse sei come certi giornalisti. che valutano in maniera esagerata GLI errori di scrittura…” Quanto poi alla morale pubblica, noi ci preoccupiamo tutti i giorni dei veri problemi della città e spesso, con l’aiuto  dei cittadini e dei radioascoltatori ,contribuiamo a risolverli>.  Non ci paga il Comune con la comunicazione istituzionale ma in passato lo hanno fatto tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite, da Franco Gerardini in poi. Ed è gratuita anche la diretta dei Consigli comunali . La pubblicità delle Partecipate è per noi ma anche per molti altri organi di informazione. Ci considerano di più? Fanno bene, perchè solo noi entriamo in tutte le case. Lo si voglia o no. E lo abbiamo permesso anche a te con la lunga intervista dell’altro giorno.  Poi, facci capire, che intendi per “morale pubblica”, costruire otto villette al posto dell’ecomostro? Vedi, di questo non parliamo. Per morale pubblica tutti dovremmo intendere altro. Perchè in questo caso , e lo sai anche tu, la morale appare decisamente “privata”.

F.M.