I Nas chiudono un ristorante brasserie della costa teramana nell’area della Val Vibrata, del quale gli stessi Carabinieri, per precisa prassi, non hanno reso noto il nome.
All’indomani dei sequestri eseguiti lungo la filiera del pesce, ottenuti nell’ambito di servizi ispettivi intensificati in vista delle “abbuffate” natalizie, i NAS di Pescara si concentrano sul tema della ristorazione sicura in vista del cenone di Capodanno. A cadere sotto la lente degli ispettori un ristorante brasserie del teramano che, tra l’altro, proponeva ridondanti menù a base di carne a basso costo.
Oltre 150 chili, tra prodotti congelati a base di origine animale e vegetale, sono stati sequestrati e avviati alla distruzione poichè privi delle informazioni obbligatorie per la loro rintracciabilità. Per l’attività, inoltre, è scattato l’immediato provvedimento sospensivo, assunto dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, per le gravi carenze igienico sanitarie e gestionali, in tema di autocontrollo aziendale, riscontrate dai Carabinieri del NAS di Pescara. L’attività potrà riaprire solo dopo che l’Autorità Competente avrà positivamente verificato la soluzione delle carenze documentate in sede ispettiva.

Le ispezioni dei Nas in prossimità delle feste hanno riguardato sia la filiera dell’ittico che la cucina etnica. Come in questo caso, un altro ristoratore etnico della costa teramana, specializzato in Kebab, era stato controllato Giovedì scorso e sottoposto a provvedimento di sospensione immediata in quanto l’attività era stata avviata senza autorizzazione e peraltro priva di registrazione sanitaria. All’esercente sono state contestate anche violazioni amministrative per inosservanza in tema di indicazioni obbligatorie di alimenti contenenti allergeni.