A fronte di un partito, quello dell’ IDV, che a livello nazionale sta lavorando per creare una valida alternativa di governo con il PD e SeL, e a livello locale amministra proprio con questi stessi partiti, sempre nel rispetto di alcuni elementari principi che connotano la nostra anima da sempre: autonomia nelle idee e nelle proposte, collaborazione e lealtà nei confronti della coalizione di centro sinistra,

 facendo prevalere le scelte assunte democraticamente nel confronto dialettico con la maggioranza e che rappresenta appieno, proprio attraverso i suoi esponenti, il coordinatore Ragni, il consigliere provinciale Mercante e l’ assessore Ranalli, la voce del partito dal livello nazionale a quello regionale e locale, non solo per quello che ci viene indicato dalla linae politica della dirigenza ma soprattutto per quello che ci viene richiesto dai nostri iscritti, amici e simpatizzanti : LAVORARE, AGIRE, AMMINISTRARE, NON PIU’ POLEMICHE STERILI.

Di fronte a questo grande impegno e lavoro dei veri cittadini dell’ Italia dei Valori, e vorremo ricordare, in primis, le 500 firme raccolte a Giulianova per i 3 referendum contro  l’ energia nucleare, la privatizzazione dell’ acque e il lodo Alfano, la sensibilizzazione verso il problema dei termovalorizzatori, la politica giovanile, nonchè tutti i risultati dell’ amministrazione comunale nel campo dell’ ubanistica ed edilizia nell’ ottica della riqualificazione del tessuto urbano e del rilancio della ns. città, a cosa assistiamo? 
 
Assistiamo a un strumentale attacco dei soliti che si definiscono militanti del partito e zoccolo duro, i quali, constatiamo esterrefatti, chiedono solo i tempi del congresso cittadino : forse pensano di poter usare strumentalmente il partito per i loro propri fini o per i fini di qualche altra associazione politica? La domanda nasce spontanea, dato che addirittura in uno degli ultimi Consigli Comunali, una parte dell’ opposizione ha minacciato l’ assessore paventando grandi cambi di indirizzo nella nostra politica una volta effettuato il congresso cittadino. 
Ci domandiamo : ma costoro da quali logiche sono mossi, se chiedono solo il congresso ?   

E anche dalle loro esternazioni sulla stampa, dato che si sentono distanti dal lavoro e dagli obiettivi dell’ amministrazione comunale, dell’ assessore, del coordinamento, da quelli dell’ On.le Di Stanislao, e quindi, in conseguenza da quelli portati avanti dal partito intero dell’ Italia dei Valori, si evince chiaramente che questo piccolo gruppo è proprio lontano dai principi e dagli ideali del nostro partito, in effetti questo gruppo non rappresenta l’ IDV.    
 
Vorremmo ricordare il pensiero del Ns. Presidende Di Pietro, esternato in occasione della presentazione delle firme per i referendum e in seguito condiviso all’ unanimità dalla dirigenza nazionale del partito nella riunione di Tivoli di un mese fa : … anche tra noi qualcuno ha remato contro o si è disimpegnato e il partito farà un’ attenta analisi dell’ impegno profuso per la raccolta delle firme e adotterà gli opportuni provvedimenti e ancora, … ci siamo dati regole stringenti, prima di avere incarichi e ruoli bisognerà rendersi conto di voler lavorare all’ unisono con il partito, chi non si riconosce nella nostra politica deve lasciare l’ IDV. 
 
                                                                                              Il coordinatore cittadino – Luigi Ragni