La farmacia comunale è, al momento, salva, ma il rischio di vendita è tutt’altro che scongiurato. Nonostante il repentino dietrofront del sindaco Mastromauro e della sua maggioranza, il documento approvato nella seduta consigliare dello scorso 23 novembre lascia ancora socchiusa la porta che conduce alla dismissione di un bene pubblico socialmente rilevante ed economicamente redditizio.

 

         Parlare di “misure alternative alla vendita che dovranno essere individuate” significa ignorare ancora una volta la via della trasparenza e ricorrere come di consueto al più fumoso gergo politichese per ignorare di fatto la volontà espressa da migliaia di cittadini: le 2657 firme raccolte fino ad oggi (ben 1673 di rappresentanza femminile) meritavano senza dubbio una risposta ben più chiara e decisa di quella ricevuta.

 

         Ai firmatari della petizione va il nostro ringraziamento, oltre all’impegno da parte del nostro comitato di continuare a vigilare su qualunque decisione dovesse  interessare la farmacia, pronto ad opporsi anche in futuro a qualsivoglia ipotesi di cessione della sua titolarità.

        

 

 

 

 

                                                                           Comitato contro la vendita

                                                                           della farmacia comunale