GIULIANOVA – La Giunta ha affidato all’Avvocatura Civica l’incarico di resistere nella causa che si terrà al Tribunale de L’Aquila relativa alla richiesta di annullamento della vendita dell’ex scuola “Acquaviva” promossa dalla Giaro Componenti s.r.l. nei confronti della Giulianova Patrimonio, il Comune ed il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo.
“La vicenda che ha dato luogo al contenzioso – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – prende avvio l’8 agosto 2013 con l’adozione da parte della Giunta del piano di recupero inerente l’edificio ex scuola Acquaviva ed aree limitrofe, presentato in via definitiva nel maggio precedente dalla Giaro Componenti s.r.l., che aveva acquistato all’asta l’immobile dalla Giulianova Patrimonio. A seguito del deposito presso la Segreteria Comunale del piano di recupero adottato, pervenne una sola osservazione, presentata dal dott. Carlo Tacchetti. L’iter della pratica fu sospeso dal Comune a causa del parere espresso dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo sulle aree di pertinenza del Piano di Recupero. Il 4 dicembre 2014 la Giaro Componenti, invece di attendere la conclusione dell’iter istruttorio, ritenne opportuno richiedere l’intervento sostitutivo del Presidente della Provincia di Teramo che il 17 febbraio 2015 nominò il Commissario ad acta per l’assunzione dei provvedimenti necessari. La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, su istanza della stessa ditta proprietaria, espresse parere negativo sul piano di recupero con sua nota del 5 giugno scorso, ma il Commissario ad acta nominato dalla Provincia di Teramo ad oggi non ha ancora emesso il provvedimento conclusivo. Stando così le cose – dice ancora il sindaco – davvero non si comprende l’azione intentata dalla Giaro Componenti, per cui abbiamo deciso di resistere in giudizio e valuteremo se chiedere che la Giaro venga condannata al risarcimento dei danni per lite temeraria in favore del Comune di Giulianova”.