I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 25 e il 26 luglio 2016. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e abbiamo considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. I punti scelti sono stati individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.
Il monitoraggio prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. Si tratta di un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
Tre i campionamenti eseguiti in provincia di Chieti, tutti con cariche inquinanti oltre i limiti di legge. Sono stati giudicati fortemente inquinati i campioni prelevati alla foce del fosso San Giovanni in località La Penna a Fossacesia e alla foce del fiume Moro in località Acquabella-San Donato nel comune di Ortona. Inquinato il giudizio per il campione prelevato alla spiaggia in corrispondenza del fosso del Diavolo in località Dragoni a Torino di Sangro.
Dei quattro campionamenti eseguiti in provincia di Teramo, invece, due sono risultati fortemente inquinati: alla foce del fiume Vibrata in località Villa Rosa, al confine tra i comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica; alla foce del fiume Cerrano a Silvi Marina e alla foce del torrente Calvano a Pineto Marina. In quest’ultimo comune è risultato, invece, nella norma il prelievo effettuato alla spiaggia in corrispondenza di via Liguria. A Pescara è risultato fortemente inquinato il campionamento alla foce del fosso Vallelunga. Infine, sempre nella città capoluogo, è stato eseguito un ulteriore prelievo alla spiaggia in corrispondenza di piazza I maggio (piazza Mediterraneo): i livelli di carica batterica erano di poco inferiori ai limiti di legge, e per questo giudicati nella norma, ma che denotano criticità che vanno costantemente monitorate per non compromettere la balneabilità anche di quei luoghi.