DUBAI – Il noto falconiere professionista Abruzzese Giovanni Granati, inviato per il programma televisivo “L’arca di noè” TG5, si trova in visita a dubai dal Sultano Mejren ( company Al shiba General Trading) facente parte di una delle famiglie più importanti della metropoli degli Emirati Arabi Uniti.

Giovanni insieme al sultano, spiegheranno al pubblico dell’arca di noè, la rubrica Mediaset dedicata agli animali diretta dalla Giornalista Maria Luisa Cocozza, in onda tutte le domeniche su canale 5 alle ore 13.40, l’evoluzione dell’antica arte della falconeria nelle popolazioni dell’Uae, le innovative tecniche di addestramento e i falconi che vengono addestrati.
La falconeria moderna, spiega Granati, ha subito notevoli cambiamenti nel tempo differenziandosi in base alle differenti culture e territori in cui ha trovato sviluppo; la falconeria Araba, continua Granati, oltre ad esser sempre stata per tradizione un importante ponte di unione tra universo umano, animale e naturale, era ed è un importante mezzo di collocazione dello status gerarchico per i nobili. Difatti più il falco risulta essere regale, nobile e forte, maggiori sono le virtù riconosciute al proprio addestratore. Per questi motivi in epoca moderna, sono nate delle famose competizioni riconosciute in tutto il territorio dell’UAE: le Facon race. Nella falcon race i falconi si sfidano in gare di velocità su di un percorso orizzontale in mezzo al deserto di 200-300-400 mt. Esistono differenti categorie ed ognuna raggruppa i principali falconi che per cultura vengono addestrati dagli arabi: falchi Gyr,pellegrini, sacri ed ibridi. Ogni categoria ha un vincitore ed infine i vincitori di ogni categoria si sfidano in un ultima race dove viene decretato il falcone più veloce e quindi più regale tra i falconieri partecipanti. Le gare si svolgono tra dicembre e febbraio. Un importante ruolo in queste competizioni, lo svolge un sistema Gps, nato e prodotto in Italia, che da la possibilità di rilevare in tempo reale, velocità, posizione e attitudine del falco: il BSPlanet (Sauro Bazzani). I falchi vengono addestrati tutto l’anno in totale confort. Nei periodi più freddi, vengono addestrati esternamente e in quelli più caldi, esistono dei speciali locali climatizzati (enormi), dove vengono svolte quotidianamente delle sessioni di addestramento.I falchi del Sultan mejren, sono stati più volte premiati in tali competizioni.
La cosa che mi ha più colpito, spiega Granati, è la cura ed il rispetto che gli arabi hanno nel rispettare le loro tradizioni; abbiamo avuto l’onore di mangiare ed essere ospitati nella casa della numerosa famiglia del sultano. Esiste una educazione verso l’ospite che lascia senza parole, ogni cosa viene curata nel minimo particolare. Questa ospitalità si rispecchia anche nel rapporto che loro hanno con i falconi e la tradizione antichissima dell’arte della falconeria. La falconeria viene tramandata di generazione in generazione, da padre a figlio. In un giorno ogni cosa ha il suo tempo: esiste il tempo per lavorare, quello per rilassarsi e parlare con i propri amici e parenti, esiste il tempo per pregare e quello per svagarsi; ma la vera forza di questa popolazione, il fulcro del tempo è il rispetto della loro storia e quindi delle loro usanze e consuetudini. Io penso, conclude Granati, che non sia un caso quello che nei territori dove si registra maggiore crescita economica, vivano le popolazioni maggiormente unite alle proprie tradizioni (arabia, cina, india, giappone, America ecc). Un’importante esempio per noi Italiani da cui dovremo trarre insegnamento, visto che la nostra terra è, per storia e cultura, una vera e propria perla nel mediterraneo esempio storico e culturale a cui si sono ispirate numerose civiltà.