Rispondere al PdL di Giulianova è come sparare sui cardellini in periodo di silenzio venatorio. Il coordinatore della colonia di Giulianova del partito, Paolo Vasanella, del quale si rammenta come brillante iniziativa politica la celebrazione della Festa dei nonni, facendo ricorso alla sua straordinaria inventiva ha partorito un manifesto stile anni ’70 pieno di banalità e falsità nei confronti del sindaco Francesco Mastromauro e della Giunta.

In poco più di due anni il sindaco ha risolto problemi annosi di questa città, ed avviato un deciso piano di interventi destinato a cambiare in meglio il volto di Giulianova. I riconoscimenti sul piano turistico che hanno restituito a Giulianova il suo ruolo di centralità, il nuovo depuratore, le strategie di contrasto all’evasione fiscale, il PRG, le opere pubbliche, le misure a favore del Centro storico, l’attenzione alle fasce sociali più deboli,  la legalità ripristinata nell’assegnazione degli alloggi popolari e tanto altro ancora sono fatti incontrovertibili, e offrono la misura di un impegno serio e coerente con il programma Giulianova 2020. 

Piuttosto che trasformarsi nella renna malandata che appende le palle di Natale, il PdL dovrebbe prepararsi per l’Epifania a ricevere cenere e carbone. Frantumati e senza leader credibili, impegnati solo a far tagliare  le gambe a Giulianova dal governatore Chiodi, che promette senza mantenere, ipotecando il futuro del nostro ospedale e chiudendo i rubinetti dei finanziamenti pubblici per opere vitali come l’arginatura dei fiumi,  incapaci di ogni seria progettualità e consapevoli di essere ormai alla deriva politica, i pidiellini sfogano le loro frustrazioni in penosi esercizi grafici.

Se questo è il PdL, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Perché più noioso delle cose che dice il PdL, è il PdL stesso.  

 PD Giulianova