GIULIANOVA – Un grave episodio si è verificato questa sera ed ha avuto come involontario protagonista il sindaco Jwan Costantini, il quale nei giorni scorsi aveva annunciato la volontà di istituire in città il Daspo urbano.

Un uomo è salito fino al secondo piano dove si trova l’ufficio del sindaco ed ha cominciato ad urlare contro il primo cittadino e sarebbe volata anche questa frase “se metti il Daspo ti veniamo a prendere a casa”. Alcuni testimoni hanno assistito alla scena come il vicesindaco Lidia Albani ed alcuni dipendenti con il sindaco che non sarebbe indietreggiato, confermando la volontà di istituire il Daspo. Di quanto accaduto sono stati informati i carabinieri che sono saliti in Comune. Finora i sindaci potevano adottare ordinanze solo per “emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”. Il decreto istitutivo del provvedimento aggiunge che possono farlo anche “in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti”.Ora i sindaci hanno un nuovo potere di ordinanza che vieta il “bivacco in tutto il centro abitato”; vieta inoltre di “consumare bevande alcoliche, al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi regolarmente autorizzati” (e in città è già vigente dall’anno scorso nel piazzale della stazione e zone limitrofe). L’ordinanza del sindaco introduce il daspo urbano a chi viola i divieti imposti dall’ordinanza e può anche essere allontanato qualora la violazione sia avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria. Non solo la stazione, però, ma anche le cosiddette “zone rosse”, quelle a rischio ordine pubblico(dove si commettono più spesso reati o dove si incontrano individui con chiari e specifici precedenti penali) che Costantini dovrà indicare.