GIULIANOVA- E’ accusata di essersi appropriata per due anni dei soldi versati dai cittadini per il rinnovo delle concessioni dei loculi e dei servizi cimiteriali, appropiandosi indebitamente di circa 60 mila euro. Accusa che ieri mattina è costata ad una dipendente del Comune di Giulianova il rinvio a giudizio per peculato, falso in atto pubblico e truffa con il processo che si aprirà il primo settembre davanti al Collegio. Il rinvio a giudizio è arrivato dopo che in sede di udienza per il rito abbreviato il Gup Domenico Canosa  aveva ritenuto che l’ipotesi di peculato fosse più grave di quella contestata alla donna, rinviando così gli atti alla Procura per un nuovo capo di imputazione. I fatti risalgono agli anni 2009-2010, quando l’impiegata, secondo l’accusa (titolare del fascicolo il pm Laura Colica), si sarebbe intascata i soldi rilasciando agli ignari contribuenti falsi bollettini di avvenuto pagamento.