Dopo l’incontro dell’11 aprile al Kursaal con i titolari di attività per approfondire i problemi del settore causati dal momento particolarmente difficile che si sta vivendo ed individuare eventuali soluzioni, venerdì 21 giugno, alle ore 12, nella Casa Municipale di corso Garibaldi, si avrà il primo tavolo dedicato alle problematiche del commercio. All’incontro, organizzato dal sindaco e dall’assessore al Commercio, parteciperanno, in rappresentanza dei commercianti, la Confcommercio di Teramo con il presidente Giandomenico Di Sante, la Confesercenti di Teramo con il direttore provinciale Flaminio Lombi e, in rappresentanza della proprietà immobiliare, la Confappi di Teramo con il presidente Gino Di Giuseppe unitamente alla Confedilizia con il presidente Rocco Fantozzi.

La situazione del commercio in Italia – dichiarano il sindaco e Forcellese – diventa ogni giorno più grave e insostenibile. Ai dati sconfortanti diffusi dall’ISTAT solo poche settimane fa, relativi al 2012, si aggiungono quelli più recenti dell’Osservatorio Confesercenti secondo i quali, se il trend negativo dei primi quattro mesi del 2013 continuerà sino alla fine dell’anno, tra nuove aperture e chiusure si assisterà alla scomparsa di 17.088 ristoranti e bar, 11.328 negozi di moda e abbigliamento e 4.701 attività del settore alimentare. È chiaro che a questa ecatombe non sfugge neppure Giulianova. Non possiamo non essere molto preoccupati e per cercare di trovare qualche soluzione per alleviare il momento di grave difficoltà abbiamo incontrato a più riprese gli esercenti locali con i quali abbiamo iniziato un percorso di collaborazione finalizzato soprattutto alla stagione estiva per cercare di massimizzare i benefici derivanti dai flussi turistici. Flussi che, come ha dimostrato il primo week end di sole, continuano nonostante il momento di grave difficoltà anche se, gioco forza, i turisti hanno meno risorse da spendere nei nostri esercizi pubblici e commerciali. Il prossimo 21 giugno – concludono Mastromauro e Forcellese – sarà l’occasione per incontrare le organizzazioni di settore al fine di affrontare, oltre alle problematiche che affliggono il commercio, la crescente difficoltà, da parte degli esercenti che non posseggono le mura del proprio locale, nel far fronte al canone di affitto divenuto in molti casi insostenibile al punto da essere motivo di chiusura di tanti esercizi”.