GIULIANOVA – La Procura federale ha aperto un’inchiesta su Michele Gelsi, sino a due domeniche fa sulla panchina del Giulianova su una designazione dell’associazione italiana allenatori, secondo la quale lo stesso Gelsi avrebbe ricoperto a Giulianova il ruolo di allenatore senza avere il patentino necessario per svolgere l’attività.

La Procura teramana è stata incaricata da quella nazionale di portare avanti le indagini ed è stato per questo che stanno sfilando in Procura rappresentanti della società giallorosa chiamati a riferire in merito. La società giuliese si era tutelata ponendo accanto a Gelsi l’ex portiere giallorosso Fabrizio Pisano, munito di patentino e che quindi, lui sì, avrebbe potuto svolgere l’attività di allenatore della prima squadra giuliese. A tale proposito sono già stati sentiti il <presidente> della società, Ferdinando Perletta e l’avvocato Berardo D’Antonio. Va riferito che la Procura sarebbe in possesso di immagini fotografiche e video di alcune registrazioni effettuate sia sul campo sia nel dopo partita per quanto riguarda le interviste nelle quali sarebbe stato Gelsi nel primo caso a dirigere gli allenamenti e, nel secondo, a parlare con i giornalisti della carta stampata e delle emittenti radiotelevisive. Da quello che si è appreso saranno sentite altre persone e, secondo alcune indiscrezioni, la Procura avrebbe preso a verbale lo stesso Gelsi. Una grana, invece, proprio per l’Asd Città di Giulianova 1924. Ieri mattina, al Tribunale di Teramo, davanti al giudice di pace Bondi Ciutti, si è svolto il procedimento intentato da Gianluca De Patre, figlio dell’ex trainer e calciatore giuliese Tiziano, per il mancato pagamento in merito alle prestazioni fornite nel campionato, 2013-2014 per un ammontare di mille euro, alle quali ora saranno aggiunte le spese legali. De Patre, assistito dall’avvocato Daniele Di Furia, dovrà attendere la seduta del 3 maggio per avere ragione delle sue pretese anche perché la società giallorosa non ha mai risposto a lettere o precetti di convocazione.