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Nell’ultimo Consiglio Comunale di Giulianova è stata discussa “la disciplina per la monetizzazione delle aree di cessione”.

 Premettiamo che l’U.D.C. di Giulianova, in linea di massima, non è contraria alla monetizzazione di aree precedentemente cedute al Comune. Ciò, però, solo in determinate zone di Giulianova, esclusivamente per motivi eccezionali e sempre che la stessa monetizzazione non comprometta l’assetto generale del territorio. Riteniamo, comunque, che la delibera comunale sulla Monetizzazione delle aree cedute avrebbe dovuto essere collegata ad un programma di attuazione del P.R.G di più ampio respiro ed organicità e, tra l’altro, finalizzato al controllo dello sviluppo della città, ad esempio nel corpo deliberativo dei Programmi Urbani Complessi, essendo questi ultimi strumenti per la gestione del territorio ben più moderni, che quasi tutti i comuni della zona hanno già da tempo adottato (vedasi i Comuni di Atri, Mosciano S.A., Corropoli ecc.) e che consentirebbero alla cittadina di dotarsi di quelle infrastrutture tanto necessarie quali, ad esempio, il palazzetto dello sport. Per quanto concerne la Monetizzazione delle aree cedute, suggeriamo che nelle norme di attuazione del P.R.G. vengano inseriti i seguenti articoli per dare un senso concreto alla cessione delle aree:

1)  L’amministrazione comunale ha facoltà di non accettare la cessione di aree di difficoltosa utilizzazione a causa delle dimensioni (ad esempio troppo piccole, vedasi ultima delibera sui frustoli), conformazione ed ubicazione (zone non di pregio).

2)  In alternativa alla cessione gratuita di aree per servizi ed in caso di dimostrata impossibilità del loro reperimento nella località di intervento, è ammessa la monetizzazione delle stesse, da effettuare con l’applicazione dei criteri previsti dalle vigenti disposizioni per la determinazione dell’indennità di esproprio o di valutazione dell’area in base a perizie tecniche, con riferimento all’area dell’intervento ed alle sue capacità edificatorie. 

Premesso tutto ciò, per noi ilvalore delle aree da monetizzare deve comunque essere il valore di mercato, che può essere oggettivamente ottenuto attraverso la consultazione dell’Agenzia delle Entrate sulla base degli ultimi atti, aumentata del costo totale delle opere di urbanizzazione.

Purtroppo la delibera approvata di recente dal Consiglio Comunale prevede, invece, il valore ai fini ICI + il costo delle opere di urbanizzazione x 2 ed il tutto diviso due.

Tale metodo di calcolo va indiscutibilmente a favorire i privati a danno della collettività.

Sarebbe poi opportuno che gli incassi che deriveranno dalla Monetizzazione delle aree cedute vadano a costituire ed alimentare un nuovo fondo finalizzato all’acquisto di aree per infrastrutture pubbliche; ciò servirebbe a compensare in parte la cittadinanza per la perdita delle aree monetizzate e, quindi, non più asservite a pubblica utilità.

 

Il partito dell’U.D.C. di Giulianova