Questa volta l’iniziativa del “Cittadino Governante”  ha “attenzionato” la porzione di area privata ubicata a nord del Kursaal.

 

Con un ordine del giorno-comunicato stampa che pare farsi carico più della difesa di interessi privatistici che non della reale difesa dell’interesse pubblico e del territorio, sono state divulgate notizie inesatte e fuorvianti che corre l’obbligo  controdedurre con elementi oggettivi per evitare l’ennesima strumentalizzazione.

1)      In primo luogo, il capogruppo del Cittadino Governante, Franco Arboretti, farebbe bene a ricordare alla città che il titolo concessorio in argomento è stato rilasciato nell’anno 2008 in forza delle previsioni del P.R.G. vigente 1994-1997 (quello, per intenderci, varato sotto la sindacatura Arboretti): ergo, se quella porzione di territorio limitrofa al Kursaal è edificabile bisogna ringraziare anche e soprattutto il consigliere Arboretti.

2)      Inoltre,  dimentica di ricordare che in fase di predisposizione della Variante Generale al P.R.G., la predetta area privata adiacente al Kursaal è stata confermata a piena vocazione edificatoria di zona B2. Nessuno quindi, neppure il tanto attivo Cittadino Governante, ha proposto osservazioni sul punto e, di conseguenza, desta stupore che solo oggi, con il rilascio al proprietario dell’area del  permesso a costruire, si sollevino questioni circa la destinazione d’uso dell’area;

3)      per quanto concerne la presunta violazione delle n.t.a.,  questa amministrazione ritiene di aver operato nel pieno rispetto della legge e delle norme di riferimento. Il titolo concessorio dell’impresa privata è stato rilasciato nel 2008 (Sindaco Ruffini), si ripete, in virtù delle previsioni del P.R.G. del 1994 (Sindaco Arboretti) ed ha subito lo stesso iter amministrativo ed i medesimi controlli che investono tutti i progetti presentati all’ufficio urbanistico del Comune di Giulianova. L’interpretazione delle norme tecniche di attuazione formulata dal Cittadino Governante si fonda, perciò, su una lettura “parziale” e distorta, oltre che strumentale, delle medesime norme che non trova riscontro nella realtà dei fatti e nelle norme stesse. Tale interpretazione, oggetto di un contenzioso tutt’ora in corso tra i privati sul quale sarà la Giustizia a fare luce, non coincide con i pareri legali e tecnici acquisiti dal Comune di Giulianova che, al contrario, ritengono legittima rispetto agli strumenti urbanistici vigenti, l’opera assentita. A tal proposito il progetto, oltre che il parere favorevole della commissione edilizia comunale, ha ottenuto anche il nulla osta del Ministero dei beni ambientali, organo preposto alla compatibilità dell’intervento con l’ambito circostante, preceduto da apposito sopralluogo del funzionario.  Tutt’altra cosa, invece, possono essere i profili di natura privatistica per i quali tutti i cittadini hanno il diritto di rivolgersi alla giustizia ordinaria ma che non hanno alcuna connessione con l’agire politico ed amministrativo. 

4)      Sulla grave quanto infondata accusa rivolta all’amministrazione di difendere gli interessi del costruttore a discapito dell’interesse pubblico, il Cittadino Governante perde l’ennesima occasione di dire qualcosa di sensato. L’attuale amministrazione ha finora operato mantenendo assoluta equidistanza dagli interessi privati sia di chi sta costruendo che di chi è convinto che l’opera violi propri diritti.

È falso dunque ed è grave che si strumentalizzi la posizione di difesa di un atto amministrativo della p.a. come difesa di un interesse privato. Del resto, sulla legittimità formale e sostanziale del titolo concessorio, questa amministrazione ha operato un’attenta disamina financo, come detto, acquisendo il parere di autorevoli professionisti. Dopo tale disamina, si è giunti a conclusione che il titolo rilasciato, sia nella versione iniziale che nella variante in corso d’opera proposta dal titolare, risulta essere valido e conforme allo strumento urbanistico in vigore.

Ciò premesso, al fine di non incorrere in azioni risarcitorie da parte del titolare del diritto edificatorio, si è optato per la difesa della legittimità del ridetto provvedimento amministrativo. È dunque assurdo che si accusi l’amministrazione di non aver agito nell’interesse della collettività laddove, in caso di revoca del provvedimento concessorio da parte del Comune, si sarebbe innescato da parte del privato un (altro) pesantissimo contenzioso che avrebbe visto senz’altro soccombente l’Ente. Con ogni conseguenza del caso.

Certo, se nel 1994 non fosse stata riconosciuta a quell’area piena vocazione edificatoria di zona B2…………ma di questo non c’è traccia nell’ordine del giorno-comunicato stampa del Cittadino Governante: a volte, consigliere Arboretti, un bagno di umiltà ed una sana autocritica potrebbe aiutare la crescita complessiva del confronto!

5)      Contrariamente a quanto asserito nell’ordine del giorno- comunicato stampa l’edificio non sarà affatto alto m. 14-15 bensì m. 9,70 di gran lunga, cioè, più basso sia di quello denominato Condominio Tritone (alto m. 17,20) che dello stesso Kursaal, alto m. 16,74. Strano che il consigliere Arboretti non si interroghi sull’altezza dell’edificio denominato Condominio Tritone, realizzato prima del 1994-1997: quasi il doppio dell’erigendo manufatto attenzionato nel suo intervento!

 

 

 

 

Il Sindaco di Giulianova

Francesco Mastromauro