Anche la magistratura teramana,

così come quella di Ascoli Piceno, ritiene il caporalmaggiore

responsabile dell’omicidio della giovane madre di Somma

Vesuviana (Napoli).

    L’ordinanza del Gip Giovanni Cirino si compone di circa 200

pagine, quasi il doppio rispetto a quella del suo collega di

Ascoli Piceno, che il 18 luglio scorso aveva ordinato l’arresto

di Parolisi e che nella stessa ordinanza si era dichiarato

incompetente per territorio in quanto l’omicidio è avvenuto in

provincia di Teramo.

   Secondo quanto si è appreso il Gip ha accolto anche un’

aggravante in più rilevata dalla Procura: oltre a quella del

grado di parentela e della crudeltà, verrebbe mossa quella di

aver “profittato di circostanze di tempo, di luogo o di

persona, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa”.

Ovvero Melania è stata uccisa mentre era accovacciata a terra,

in posizione in cui era difficile potersi difendere.

   Attualmente Parolisi – che si dichiara innocente – è recluso

nel carcere “Castrogno” di Teramo dove è stato trasferito il

30 luglio scorso. (ANSA).