Spiace dover apprendere dall’Albo pretorio online della Provincia di Teramo dell’attentato alle finanze in crisi dei cittadini effettuato dalla Giunta Provinciale.

Con deliberazione di Giunta n. 311 del 31 maggio 2011, usufruendo a tempo di record del quinto decreto attuativo del federalismo fiscale (pubblicato solo il 12 maggio), la Provincia ha fornito subito un assaggio di che cosa sarà tale federalismo, con buona pace dei leghisti e del PDL.

Esso consisterà nell’ennesima spremitura, ben 3 milioni di euro, delle tasche già tartassate dei contribuentidell’intera  provincia.

 

In pratica Catarra & Co hanno aumentato l’aliquota dell’imposta sulla RC Auto (cioè le assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dai veicoli a motore) dall’attuale 12,5% “all’aliquota massima consentita” pari al 16%, per un gettito previsto di quasi 3.000.000 di euro.

 

Questo ulteriore balzello, molto simile all’aumento di due centesimi dell’accisa sulla benzina introdotto da Chiodi, è particolarmente indecente non solo perchè esaspera i cittadini, ma soprattutto perchè costringe a pagare tasse che gravano indiscriminatamente sull’intera popolazione, senza distinzione alcuna per le fasce di reddito e con gravi danni a coloro che sono vicini alla soglia di povertà.

 

Ma la cosa più odiosa è che nè il Presidente Catarra, nè l’Assessore delegato Di Giacinto abbiano fornito indicazione alcuna di come verranno spesi tali maggiori oneri per i cittadini, mentre tutte le altre Province che pure hanno effettuato l’operazione si sono affrettate a spiegare che quesi soldi serviranno per investimenti sul territorio o per gli edifici scolastici.

Attendiamo fiduciosi che almeno in sede di approvazione del bilancio la maggioranza spieghi esaustivamente ai contribuenti dove andranno a finire i loro soldi.

 

 

Riccardo Mercante

 

Consigliere Provinciale

Italia dei Valori