GIULIANOVA – Siamo alla resa dei conti. In tutti i sensi. In quanto il possessore delle quote del Giulianova Calcio insiste per vedere i conti dell’attuale gestione Serraiocco-D’Antonio e decidere conseguentemente sul da farsi. Intanto, ieri alla scadenza dei tre giorni concessi all’amministratore unico del Città di Giulianova 1924, Ferdinando Perletta, per presentare gli ultimi due bilanci di gestione, nessun documento è stato presentato allo stesso Feliziani né tantomento (ed era questa la sede ufficiale) negli studi del legale che cura gli interessi di Feliziani.

Il che, nella pratica, vuole dire che, standoci la domenica di mezzo, se domani i bilanci non saranno presentati, sarà l’ufficiale giudiziario a richiederli. Il che vuol dire che si entrerebbe in quella fase di carattere giudiziario che tutti hanno sempre dichiarato di voler evitare. Ma se non saranno pronti i bilanci, da quello che si è appreso, si sta lavorando solo nella sede societaria per preparare i conti relativi all’attuale gestione che sono proprio quelli che il possessore delle quote chiede di poter verificare, Il tutto è collegato, tra l’altro, alla decisione o meno da parte di Vincenzo Serraiocco di smarcarsi dall’avventura in giallorosso. Lo stesso Serraiocco avrebbe fatto sapere di non essere disposto a mettere altri soldi nella gestione attuale del Giulianova se non entrerà in possesso delle quote <perché- avrebbe detto. sarebbero soli versati a vuoto, senza una prospettiva concreta>. Per cui chi pensava che la pausa del campionato sarebbe servita sia a chiarire velocemente la situazione tra le parti in causa e cercare di potenziare dal punto di vista tecnico la squadra ) il famoso centravanti che manca dal giorno in cui è stata avviata la preparazione, e cioè a luglio) e che l’attuale gestione non si è sentita di acquistare. rimane profondamente deluso. Perché l’altra squadra abruzzese che si trova in gravi difficoltà, l’Amiternina, ha provato a cambiare la guida tecnica, con Di Felice al posto di Angelone. Non si sa se sarà questa la strada giusta ma gli aquilani danno il senso di voler tentare fino all’ultimo minuto di poter agguantare i play out e, magari, attraverso questi, la salvezza. A Giulianova, invece, tutto fermo con la porta della retrocessione spalancata e senza la certezza di poter ripartire in quanto il gruppo che ha mostrato interesse si sarebbe raffreddato di fonte alla clamorosa mancanza di chiarezza societaria. In compenso è stato sistemato il palo della porta tagliato. Ma servirà?