Come previsto si è svolto oggi nel Municipio di Giulianova il Consiglio comunale per la surroga del consigliere Paolo Vasanella, nominato presidente dell’Ente Porto di Giulianova e quindi incompatibile per entrambi i ruoli, con il neo consigliere Flaviano Poliandri.

“Non mi riconosco nel PdL, quindi sarò un consigliere indipendente”, ha dichiarato Poliandri non appena sistematosi nel posto occupato fino alla scorsa settimana da Vasanella, il coordinatore del PdL giuliese.

Parole che hanno trasformato un Consiglio comunale risolvibile in una semplice alzata di mano per accettare o meno la surroga, in quello che il consigliere di SEL, Luciano Crescentini, ha definito “lo psicodramma del PdL”, infatti subito dopo l’”in bocca al lupo” del sindaco Francesco Mastromauro che ha dichiarato a Poliandri il suo “appoggio” e la disponibilità a “consigli se li vorrai”, dai banchi dell’opposizione si sono levate voci unanimi e critiche nei confronti del PdL.

“Comprendo e condivido il malessere di Poliandri nei confronti del contenitore locale”, queste le parole del consigliere PdL Gianluca Antelli che ha auspicato un futuro politico diverso ed alternativo, tendendo la mano a Poliandri per una collaborazione per “rinforzare le file giovanili in vista delle prossime elezioni” per un “cambiamento” interno al PdL.

Parole ripercorse anche dal consigliere Roberto Ciccocelli che ha giustificato così la sua scelta di allontanarsi dalla linea politica sposata in campagna elettorale, “il centrodestra non esiste più”, ma anche da Progresso Giuliese che ha fatto sentire la sua voce, “io ed il consigliere Ciafardoni abbiamo un percorso simile a Poliandri”, ha dichiarato Maddaloni commentando così la scelta di uscire dal partito nelle cui liste sono stati eletti, “viene visto come negativo ed invece è positivo per gli interessi del paese, perché possiamo far sentire la nostra voce. Noi siamo qui per ascoltarti”.

Lapidario il commento di Domenico Di Carlo, “noi avevamo fatto tanto ed ora il PdL è disgregato completamente”, le parole del consigliere eletto con una sua lista indipendente che ha attaccato il neo presidente dell’Ente Porto Vasanella, “in questa politica si pensa solo a posti ed incarichi. Il coordinatore del PdL non doveva lasciare il posto da consigliere per incarico o stipendio”.

Un attacco che non è piaciuto al consigliere Nino Rota che, ribadendo fermamente di voler restare nel PdL e di non voler passare ad altro partito almeno in questo momento di crisi, ha sottolineato la sua politica caratterizzata da rinunce più che da opportunismo, “chi avrebbe rinunciato come me ad un incarico nell’Ente Porto per fare il consigliere?”, dando l’idea che in futuro ci potrebbero essere precisazioni sul tema “opportunismo” in seno al Consiglio comunale giuliese, “abbiamo ancora un anno e mezzo per fare polemica”.

 

Chiara orami la spaccatura o, meglio ancora, la frammentazione all’interno del centrodestra giuliese ed in particolare nel PdL che però, almeno facendo riferimento ai dati delle ultime elezioni amministrative, non sembra poter fare a meno dei voti di Vasanella (300) e Rota (240), dato che la somma di  quelli di Antelli (110) e Poliandri (78) non gli si avvicina neppure un po’ e sembra raggiungibile solamente attraverso una coalizione con Ciccocelli (359) e Di Carlo (99).

Marco Calvarese (Certastampa.it)