I risultati delle primarie del PD a Giulianova costituiscono una grande novità che merita di essere analizzata con molta cura, perché potrebbero preludere a una prospettiva nuova.

Nonostante l’appoggio del sindaco e di tutta la nomenclatura veterocomunista al segretario Bersani, la candidatura di Matteo Renzi a Giulianova è risultata la più votata. In tutti gli altri comuni l’appoggio del sindaco è stato determinante ad orientare i votanti su un candidato e o sull’altro.

A Giulianova, nonostante gli sforzi di Mastromauro, la maggioranza degli elettori di centro-sinistra l’ha messo in minoranza clamorosamente.

Perché tutto ciò è interessante? Perché evidentemente a Giulianova, all’interno della sinistra c’è una grande componente che non si riconosce più in questa nomenclatura, nella disinvoltura e spregiudicatezza del sindaco e del gruppo di via Tahon de Revel, che ha dato vita ad una maggioranza non solo imbarazzante (Mastomauro-Di Carlo-Cameli) ma anche dagli esiti dannosi per la città. Evidentemente quella maggioranza di cittadini che ha votato Renzi vuole aria pulita, stanca degli accordi di vertice in cui sono esperti i soliti noti, bravissimi a riciclarsi per essere sempre a galla. Noi non siamo di sinistra, ma se si affacciano sulla scena politica locale nuovi soggetti che intendono praticare la democrazia e la partecipazione in un confronto pragmatico sulle idee e sui programmi non possiamo non essere interessati. Peraltro crediamo che anche nell’elettorato di centro-destra ci sia un’esigenza di rompere gli schematismi esistenti per dare la priorità al confronto sui contenuti amministrativi.

Vogliamo essere fiduciosi e interpretare il voto delle primarie giuliesi del partito democratico come una prima spallata contro la “casta” locale; noi saremo sempre disponibili al confronto aperto, senza pregiudizi ideologici, per lavorare per la nostra città con persone o gruppi che abbiamo prioritariamente l’interesse e la voglia, non di far vincere un partito o una coalizione a prescindere, ma di dare un contributo alla crescita della nostra comunità.