Da oggi 110 lavoratori di Teramo

Lavoro, società in house della Provincia di Teramo, sono senza

contratto. Al termine della riunione di iera sera tra

l’amministratore delegato Venanzio Cretarola e i sindacati del

pubblico impiego, a cui ha partecipato anche il presidente della

Provincia, Valter Catarra, non è stato infatti raggiunto un

accordo che portasse alla proroga dei contratti.

   E questa mattina c’é stata già una ripercussione: al Centro

per l’Impiego di Teramo, sono intervenuti i carabinieri per

sedare la rabbia dei docenti precari che hanno affollato

l’l’ufficio della Provincia dove avrebbero dovuto certificare lo

stato di disoccupazione. Lunghe file e momenti di grande

tensione, dovuti alla lentezza del servizio perché alla

indisponibilità di due dipendenti si è aggiunta l’assenza del

personale di Teramo Lavoro, che gestisce questo servizio.

   “I sindacati – ha commentato Catarra – ci chiedono impegni

che per legge non possiamo assumere per due motivi: se l’11

luglio non approviamo il bilancio, sarebbero carta straccia

perché non c’é copertura finanziaria; per lo stesso motivo,

Teramo Lavoro, non può garantire oggi una proroga per 12 mesi.

Si ripeterebbe quello che è accaduto due anni fa quando la

precedente amministrazione e i sindacati sottoscrissero un

accordo per la stabilizzazione che poi si è rivelato totalmente

inutile perché inapplicabile”.

   Catarra, che nel pomeriggio ha incontrato in un’assemblea i

dipendenti della società in house, ha detto di avere dato

“disposizione ai dirigenti affinché sia garantita la

continuità dei servizi e anche Teramo Lavoro lo ha fatto. Mi

auguro che da subito vi sia un’assunzione di responsabilità da

parte di tutti per superare posizioni difficilmente

comprensibili considerato che, a dimostrazione, della nostra

volontà abbiamo messo in bilancio tutte le somme necessarie a

copertura delle spese contrattuali”.(ANSA).