Ancora una volta sono gli imprenditori a “pagare” di TASCA PROPRIA per l’applicazione della TASSA DI SOGGIORNO che sarà formalmente a carico dei turisti, ma che di fatto danneggerà ulteriormente il settore già fortemente provato dalla difficile situazione economica.

 

Gli Albergatori, e di conseguenza tutto l’indotto, purtroppo assisteranno ad un calo insostenibile di presenze. Tale situazione è ancora più grave se consideriamo che in Abruzzo e nella nostra Provincia il TURISMO è l’unica risorsa che abbiamo.

 I Comuni hanno bisogno di soldi e qual è la cosa più semplice? Quella di seguitare a tassare tutti senza preoccuparsi delle conseguenze. Questo è quanto sta accadendo in questi giorni a causa della quasi confermata imposizione della tassa di soggiorno. In più occasioni i Sindaci hanno dichiarato di essere costretti ad applicare tale imposta addossando tutta la responsabilità sul Governo che, a loro giudizio, sta riducendo in continuazione le risorse a loro disposizione, dimenticandosi che l’Italia “è una famiglia” e che, invece di criticare, bisognerebbe collaborare magari effettuando un’operazione di riduzione degli sprechi i quali proliferano continuamente, iniziando, ad esempio, con tagli sui costi dei consiglieri, degli assessori, dei sindaci, ecc..

Secondo noi la politica dovrebbe fare un passo indietro, e ritornare a quei valori che nel passato hanno fatto grande il nostro paese e di conseguenza riservare tale mestiere a persone capaci e disposte a dedicarsi gratuitamente ad aiutare gli altri. Questa è la politica che vogliono gli imprenditori e i cittadini tutti e non la politica di oggi che, secondo noi, persegue obiettivi prioritari diversi da quei valori morali e civili che erano caratteristica precipua dei politici di vecchia data. Sarebbe bello pensare a una politica che non elargisce stipendi e pensioni da favola!!!

La CONFARTIGIANATO si schiera a favore degli imprenditori del settore e coglie l’occasione per suggerire alla politica, spesso sorda alle nostre richieste, di lavorare tutti insieme per cercare di uscire da questa grande crisi.