Si è concluso alle 13.30 il tavolo tecnico di emergenza sull’incendio di stanotte allo stabilimento Richetti nella zona industriale di Sant’Atto con la presenza della Prefettura della Asl, dell’Arta, dei Vigili del Fuoco, della Provincia e dove ho partecipato insieme ai sindaci di Teramo, Bellante e Mosciano Sant’Angelo. L’incendio ha interessato un’area di circa 10.000 mq. Le attente operazioni di spegnimento hanno limitato al massimo i rischi per l’intera vallata del Tordino. Voglio precisare che si tratta di un opificio industriale alimentare di eccellenza che utilizza sostanze non pericolose e che produce alimenti per l’Italia e per l’estero. Non c’è nessun dipendente che ha riportato danni fisici e i 60 lavoratori presenti al momento dello scoppio dell’incendio sono tutti illesi. Sono già in corso da parte della proprietà aziendale l’avvio delle procedure che garantiranno sostegno al reddito in questo momento di blocco della produzione dello stabilimento. In via del tutto precauzionale sono state definite alcune procedure a tutela della salute pubblica, in una zona molto circoscritta del territorio, a seguito del fumo sprigionatosi dall’evento. Infatti già da stamattina sono stati eseguiti i prelievi per l’analisi dell’aria, già recapitati al laboratorio dell’Arta dell’Aquila che diffonderà i dati nelle prossime ore. La ASL ha già fatto i prelievi di ortaggi e di altre specie vegetali di consumo umano e animale per poi consegnarle oggi pomeriggio all’IZS di Teramo, i cui risultati saranno diffusi entro il pomeriggio di domani. In via del tutto precauzionale e in attesa delle analisi in corso, ho emesso un’ordinanza di divieto di consumo umano e animale di ortaggi e di altre specie vegetali in una piccola porzione di territorio di Castellalto e precisamente nelle frazione di Casemolino, dove sono stati fatti i prelievi da parte della ASL.