Un documento della Lerga Nord sull’Abruzzo ha scatenato l’urgano . Riportiamo il documento e le reazioni cominciando da quella di Gianfranco Francioni,

non può trattare gli Abruzzesi come cittadini disonesti e fannulloni.

Certo la Politica negli ultimi anni, sia di centro destra che di centro
sinistra sicuramente non ha dato un’ immagine bella della nostra Regione.

Rivolgo un appello a tutte le Istituzioni, Regione, Province, Comuni, alle
Associazioni Sociali ed Economiche di rimboccarci le maniche in un momento di
grave crisi, e rispondiamo alle gravi affermazioni diffamatorie ed
inaccettabili della Lega e dei Rappresentanti come il leghista Mario
Borghezio.

In questi momenti dobbiamo essere tutti uniti, nel respingere categoricamente
queste affermazioni, e di rispedirli al mittente.

Il sisma del 6 Aprile 2009 è stato di una gravità estrema che ha distrutto il
Centro Storico delll’Aquila sia sotto l’aspetto strutturale, sociale,
economico, turistico e culturale di una intera Regione.

Il popolo Abruzzese deve reagire, la politica deve fare la sua parte, non
dimendichiamoci che fino al 1992 l’Abruzzo aveva un PIL del 92%, eravamo una
Regione modello, la prima in Italia, dobbiamo crederci ancora,  lavorare tutti
insieme per ritornare ad essere una delle prime a livello NAzionale.>

Gianfranco Francioni
Capogruppo GIULIESI / UDC
Comune di Giulianova.

IL DOCUMENTO DI BORGHEZIO
L’AQUILA – “C’e’ bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. E’ sano
realismo padano”. È il severo giudizio sui terremotati espresso dal leghista
Mario Borghezio durante il suo intervento alla trasmissione televisiva
KlausCondicio in onda sul web.

“L’ABRUZZO E’ UN PESO MORTO” – ”Questa parte del Paese non cambia mai,
l’Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud”. E’ la risposta di
Borghezio alle domande del conduttore Klaus Davi riferite alle reazioni dei
veneti e abruzzesi di fronte ai drammi dell’alluvione e del terremoto. ”Il
comportamento di molte parti delle zone terremotate dell’Abruzzo è stato
singolare – ha commentato l’esponente della Lega – abbiamo assistito per mesi a
lamentele e sceneggiate. Eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è
stata un po’ una riedizione rivista e corretta dell’Irpinia: prevale sempre
l’attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si
attende sempre che arrivi qualcosa dall’alto, nonostante dall’alto arrivi
molto”.

Borghezio non si risparmia e rivolge accuse dirette anche al governo a causa
della disparità di trattamento nei confronti dei superstiti delle due tragedie:
“Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un
comportamento ‘risparmioso’ da parte dello Stato, con l’invio di aiuti a gocce
come è per i veneti. Questo fa solo aumentare il senso di disaffezione dei
veneti verso lo Stato centralista – conclude – credo che siamo ormai giunti ad
un punto di rottura”.

Gianni Chiodi: “L’ABRUZZO, UN ESEMPIO PER LE ALTRE REGIONI” – Anche il
presidente della Regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, a
caldo replica alle accuse di Borghezio. “Sono sorpreso dalle dichiarazioni di
Borghezio che molto probabilmente è male informato sul ruolo e sui risultati
dell’attuale gestione di due anni di governo del centrodestra – ha dichiarato
Chiodi – L’Abruzzo è l’unica regione in Italia ad aver ridotto il deficit del
12 per cento, è l’unica regione ad aver dato un importante taglio ai costi
della politica, è una regione presa a modello nella riduzione del deficit
sanitario, è la regione ad aver conseguito la più alta percentuale di
incremento nell’esportazioni manifatturiere”. “Quindi – ha concluso rispondendo
direttamente alle dichiarazioni di Borghezio – l’Abruzzo non è un peso morto,
bensì molte regioni dovrebbero prenderla ad esempio”.

“Quanto al terremoto – aggiunge Chiodi – L’Aquila e gli aquilani hanno avuto
una reazione composta, dignitosa ed attiva. La gente aquilana non è lamentosa
ed irriconoscente come sparute frange strumentalizzate vogliono far sembrare.
Borghezio forse ignora che il terremoto, che ha annientato un’intera città, dal
punto di vista urbano e sociale, bloccando di fatto tutte le attività
commerciali, imprenditoriali, professionali ed economiche, ha aggravato una
situazione che, come altrove, già risentiva di una forte crisi finanziaria
mondiale. Quello che chiedono oggi gli aquilani non sono ‘aiuti eccezionali
calati dall’alto’ ma gli stessi diritti già riconosciuti a cittadini di altre
regioni che hanno vissuto drammi simili”, ed invita l’esponente leghista a
visita la città.

Massimo Cialente: “BORGHEZIO LE SPARA GROSSE” – “Mi rifiuto di rispondere a
tale affermazione che un esponente di un partito di governo, moralmente, non
avrebbe mai dovuto fare”. Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente,
riferendosi alle dichiarazioni di Borghezio. “Borghezio – ha aggiunto Cialente
– all’interno del suo partito ha la licenza di spararle sempre più grosse e a
volte disgustose”.