SILVI – Si è tenuta in occasione della chiusura estiva dell’esperienza di UNICA BEACH a Silvi Marina, la presentazione del libro “Un cane in famiglia”, di Maria Luisa Cocozza, conduttrice televisiva della trasmissione “L’Arca di noè” di Canale 5. <Un manuale per aiutare le famiglie che intendono adottare un cane, perchè introdurre un amico a quattro zampe in famiglia è un grande passo , a cui questo libro intende fare da supporto grazie ai consigli degli esperti della rubrica del tg5 dedicata agli animali, l’arca di Noè. C’è un forte bisogno di supporto, servizi, strutture, accoglienza e informazione, per il sempre crescente numero di persone che si decide a fare questo grande passo. E il successo dirompente di Unica Beach ne è la dimostrazione. Il senso comune nei confronti degli animali è cresciuto enormemente in questi ultimi anni , anche se sono ancora poche le istituzioni e le amministrazioni che si fanno carico di tramutare le richieste di chi ha un amico a quattro zampe in agevolazioni per questa convivenza così proficua per tutti.> Ha dichiarato l’autrice che ha voluto occuparsi dell’iniziativa proposta dall’associazione della presidente Giusy Branella, per tutta l’estate 2016, dal giorno dell’inaugurazione (il 30 giugno 2016), fino al momento del bilancio finale, nettamente superiore alle più rosee delle previsioni. La conferenza è stata moderata dal giornalista Walter De Berardinis che non ha mancato di rivolgere domande per conoscere le impressioni, ma soprattutto le intenzioni future del Sindaco di Silvi Marina, Francesco Comignani. <Ringrazio la dottoressa Branella che, ha dimostrato l’importanza della convivenza con gli animali. Ho avuto modo di recarmi in spiaggia durante l’estate, e di constatare di persona, non solo il clima e l’atmosfera presente, ma anche il livello di gradimento da parte dei turisti e i complimenti per la novità apportata. E’ dunque mia intenzione rinnovare l’invito a tornare nella mia città e se , per avere questo progetto fosse necessario l’intervento e la collaborazione dell’Amministrazione, siamo pronti a metterci a disposizione affinché si ripeta e aumenti il successo di quest’anno>. Immancabile infine il quesito da parte del giornalista giuliese, < sono di Giulianova e so quanto è stata osteggiata la tua iniziativa, ti manca la spiaggia che comunque eri riuscita ad aprire nel 2012? ti conosciamo per le tue battaglie, puoi dirci cosa “bolle in pentola” adesso?>. < Mi sono molto commossa per le parole pronunciate dal Sindaco Comignani, a nome della sua città, un Comune a cui non appartengo e che mi ha salutata da subito con grande affetto – ha raccontato Giusy Branella – l’esperienza del 2012 , voluta dal Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, è stata bellissima, ma la violenza con cui venni accolta da alcuni residenti del posto, mi portano a dire che non vorrei tornare mai più in via Lungo Mare Rodi, zona in cui è stata istituita in seguito, tra l’altro, la “spiaggia per soli umani” . Ho già detto al Sindaco di Giulianova quali sarebbero, in base all’esperienza che ho fatto sul campo, le caratteristiche che una spiaggia di questo tipo dovrebbe avere. Dopo l’esperienza di Silvi, ne sono maggiormente convinta. Mi sono opposta con tutte le mie forze affinchè non venisse ubicata alla foce del Salinello. La spiaggia di Silvi ha tutte le caratteristiche ideali, non a ridosso degli stabilimenti, ma non è ghettizzata e ha un mare meraviglioso e pulito. Ma è vero, sono conosciuta per essere una battagliera. A Giulianova sono stata definita “la tigre” , quindi il mio messaggio a Giulianova è : “la tigre è ancora viva”. Ringrazio l’Amministrazione del Comune di Silvi Marina per la disponibilità a continuare questo progetto, è indispensabile lavorare bene immediatamente per migliorare l’offerta, attrezzando la spiaggia e aumentando i servizi. A questo proposito termino esprimendo la mia più profonda riconoscenza per i ragazzi che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto, gli educatori di “Vivendo in Branco” e del Centro Cinofilo “Gran Sasso” e la mia vice presidente, Serena Crescentini, senza il cui sostegno, tutto il lavoro fatto non sarebbe stato possibile.>