GIULIANOVA – <Sfido chiunque a vivere sette anni di seguito in una roulotte prima ed in un camper dopo>.

A parlare è la mamma che ha occupato l’alloggio che sui affaccia sullo stadio Fadini dopo aver sfondato il ‘portone d’ingresso>. Ha deciso di parlare dopo che il Comune ha deciso di mandarla via con un’ordinanza sottoscritta dal dirigente Simeone. <Ma quale alloggio superlusso – dice M.D.G. (iniziali d’obbligo per non far identificare il figlio di cui lei parla ampiamente nell’intervista). Si era detto che avrei trovato moquette ed impianto di aria condizionata. Chi è stato lì prima di me e dopo questi anni di abbandono, si è portato via tutto, non solo moquette e ed aria condizionata ma perfino la vasca da bagno e noi ci ritroviamo con i buchi ai muri e soprattutto alle finestre che cadono a pezzi e che abbiamo dovuto sistemare e c’è sempre l’intonaco delle scale che ci cade addosso>. <Ma il vero motivo del mio gesto – continua la donna – sono le cattive condizioni di salute di mio figlio, minate dai sette anni dentro la roulotte>. E mostra un nutrito gruppo di dichiarazioni e certificati medici che confermano quanto da lei sostenuto. Scrive il medico di famiglia: <Certifico che il ragazzo risiede in un camper ed è soggetto a frequenti problemi di natura respiratoria che minano la sua salute>, e lei aggiunge: <L’ho mandato a giocare al calcio, che è la sua passione, ma spesso è così debilitato che non l’ho più mandato a allenarsi>. Ma cosa dicono i sanitari della situazione del camper e della zona dove si trova? Questo: <Dal punto di vista sanitario l’area di parcheggio in questione (ndr: nella piazza antistante la chiesa di San Gabriele all’Annunziata) non è idonea ad ospitare camper, roulotte e similari in quanto sprovvista, sia di un punto di erogazione dell’acqua potabile che di un punto di scarico delle acque reflue>, aggiungendo che <una vita familiare può essere concepita in un camper per un periodo di tempo limitato e non perennemente: Tra l’altro agli occupanti non è possibile rilasciare documenti da parte dello Stato civile del Comune dove è posizionato il camper>. <Ebbene, nonostante tutto, il freddo d’inverno ed il caldo d’estate nonostante gli accorgimenti possibili, noi siamo stati l’ dentro per sette lunghi anni, una vita d’inferno da non augurare a nessuno. Spesso siamo andati a farci una doccia vera a casa di mia sorella che ci ha sempre aiutati>. <Noi – continua M.D.G.- abbiamo anche cercato di affittare una casa e in qualche caso avevamo raggiunto l’accordo, ma quando hanno visto che siamo zingari ci hanno sbattuto la porta in faccia>. <Ma per fortuna non tutti sono così e qui voglio ringraziare quei cittadini giuliesi che ci hanno aiutato a trovare dei letti, sedie e tutto quello che ci poteva essere utile per dare una sistemata ad un appartamento praticamente inesistente. Se ci cacciano, occuperò ancora ed anche se mi arresteranno, per un figlio si fa tutto>.