Approvata a maggioranza la risoluzione a firma (Claudio Ruffini e D’Alessandro Cesare ) contro il permesso di ricerca petrolifero denominato “Villa Carbone” in provincia di Teramo.

La maggioranza si è astenuta mentre il Presidente Chiodi al momento del voto era assente.

Con la risoluzione, illustrata dal consigliere Ruffini, si chiedeva che la Regione Abruzzo negasse l’intesa richiesta dal Ministero, intesa necessaria per l’avanzamento del progetto presentato dalla società Medoilgas. Inoltre il Consiglio ha impegnato la Giunta regionale ad agire con ogni mezzo affinché si fermi la deriva petrolifera dell’Abruzzo.

“Non abbiamo sentito da Chiodi che è contro la deriva petrolifera dell’Abruzzo” dice Ruffini “anche se il Consiglio regionale ha riaffermato giustamente che l’Abruzzo ha altre vocazioni e non può di certo diventare un enorme pozzo petrolifero”.

“Adesso” aggiunge Ruffini “pretendiamo che il Presidente della Regione chieda al Governo nazionale una moratoria per l’Abruzzo, ovvero una sospensione su tutti i permessi di ricerca in itinere, al fine di riprendere un ragionamento serio sulle opportunità migliori per il nostro territorio. Da parte mia e del collega D’Alessandro, c’è la ferma convinzione che non solo l’Abruzzo abbia un altro futuro da immaginare, ma anche che vada subito detto con chiarezza che noi dalla nostra Terra vogliamo un altro tipo di sfruttamento: turismo e agricoltura ecosostenibile.

Quella di Villa Carbone tra l’altro non è l’unica richiesta, ne abbiamo molte altre che nel complesso riguardano l’intera provincia di Teramo e gran parte dell’Abruzzo.

“Queste istanze che al momento riguardano solo la ricerca di idrocarburi non vanno sottovalutate” dice Ruffini “le società straniere non si muovono per il piacere di farlo, ma il loro obiettivo finale è estrarre idrocarburi liquidi e gassosi. Chiodi e la sua maggioranza non facciano come al solito che dopo un voto in aula pensano di aver assolto tutti i loro compiti. Agiscano di conseguenza e difendano le ragioni dell’Abruzzo difronte al Governo.”