GIULIANOVA – Vittime due anziani coniugi che risiedono in una palazzina a due piani ,oltre al piano terra, in via Mameli nella parte alta della città, a due passi dalla centralissima piazza della Libertà. La scorsa notte i due, M.C. di 86 anni e la moglie di 84, sono stati svegliati mentre dormivano nella camera da letto dell’appartamento posto all’ultimo piano della palazzina. Sono stati colti nel sonno da tre individui che , dopo averlo svegliati, hanno subito puntato tre torce accese contro il loro viso per fare in modo che non potessero vederli e, quindi, nel corso delle indagini già avviate, riconoscerli. Erano riusciti ad entrare nell’appartamento dopo aver forzato una finestra che dà sul ballatoio dell’edificio e che non è protetta da alcuna grata. Così hanno potuto evitare di forzare il portone d’ingresso al piano terra. Una volta dentro sono saliti all’ultimo piano e qui hanno dovuto invece usare la forza per aprire la porta che immette nell’appartamento. Molto probabilmente sapevano che i due anziani coniugi erano soli dal momento che un figlio che vive con loro l’altra notte non era in casa. Il tutto è accaduto attorno alla mezzanotte quando i malviventi hanno potuto accedere all’interno senza fare rumore e subito si sono portati nella camera da letto dei coniugi per immobilizzarli (per terrorizzarli avevano dichiarato di essere armati) e, comunque, puntando subito le torce accese sul loro volto. Di certo hanno dichiarato: <Fete i bravi, non strillate, non vi muovete che non vi succederà nulla>. E subito dopo, mentre i due erano tenuti a bada da uno dei tre, gli altri hanno cominciato a rovistare nelle varie stanze , frugando praticamente in ogni cassetto e gettando all’aria tutto quello che trovavano e che per loro non era importante. Non hanno scoperto né preziosi né oggetti d’oro e alla fine si sono dovuti accontentare di circa 600 euro che hanno trovato in un cassetto. Subito dopo sono filati via e, a quanto pare, per ridiscendere , hanno praticato la stessa strada, in quanto il portone al piano terra non è stato aperto e per di più nessuno degli inquilini che abitano al pano terra ed al primo né quelli della palazzina vicina si sono accorti di nulla. Ripresisi dallo spavento e superato lo shock, i due, per prima cosa, hanno telefonato ad una figlia che è subito precipitata a casa ed una volta sinceratasi del fatto che i genitori non avessero subito nessun atto violento e non avessero bisogno di un medico, ha chiamato i carabinieri che si sono portati nella palazzina per le indagini ed anche per cercare eventuali tracce dei tre rapinatori.