Ha dell’incredibile ma è vero, è accaduto ieri in Consiglio Comunale. La maggioranza ha respinto la proposta del Cittadino Governante di richiedere alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici la verifica dell’interesse culturale del Palazzo storico Kursaal di proprietà comunale.

Ma andiamo con ordine:

  1. Il sequestro del cantiere da parte della magistratura che ha bloccato i lavori nel gennaio scorso aveva dato ragione alla tesi che noi sosteniamo da tempo e cioè che il Kursaal viene gravemente offeso, indignando tutti i giuliesi, perché lì sono state violate le norme del PRG sulle distanze e sull’allineamento.
  2. Per riparare a tutto questo abbiamo, quindi, proposto al Consiglio di fare quello che il Dirigente dell’Ufficio Urbanistico e la Giuntanon hanno fatto e che era loro dovere fare, con la seguente Mozione: “Ripristinare, in autotutela, il rispetto delle regole sancite dalle NTA del PRG nel cantiere a nord del Kursaal per tutelare e rispettare il Bene Culturale KURSAAL e per riportare il tutto nell’ambito della legalità”.
  3. Un’imbarazzata e decimata maggioranza (dei 15 consiglieri, a vario titolo, ascrivibili ad essa, solo 8 erano presenti al momento del voto!) ha ancora una volta difeso, incredibilmente, l’illegittima autorizzazione rilasciata dal Comune per la costruzione di un abuso edilizio a ridosso del Kursaal.
  4. La sparuta pattuglia della traballante maggioranza rimasta a sostenere l’assessore all’urbanistica, la Giuntaed Dirigente, con argomentazioni deboli e stucchevoli, nel timore di sbagliare, nel pallone com’era, si è trasformata in signor no a prescindere e quindi: No al ripristino della legalità, no al rispetto del Kursaal e, giacchè c’erano, no pure alla richiesta di riconoscimento di bene culturale da parte della Sovrintendenza dello storico palazzo di proprietà comunale!

Ma d’altra parte, ormai con questi amministratori non ci si deve stupire più. Poco prima, infatti avevano proposto e poi votato, nonostante gli argomentati inviti a ripensarci avanzati da parte nostra, l’affidamento a privati per 50 anni del Torrione di Porta Napoli, uno dei pochi elementi rimasti della cinta muraria rinascimentale della Giulianova del ‘400 e giustamente assicurato al patrimonio pubblico dal sindaco Ruffini dopo il nostro suggerimento. Sapete per cosa? Per farvi svolgere attività commerciali! E poi parlano male di Bondi anche se, per carità le critiche per come gestisce i Beni culturali se le merita tutte. Ma il problema, purtroppo, c’è pure a Giulianova, per cui chissà se prima o poi non ci toccherà vedere la costruzione di qualche pizzeria sul Belvedere.

Il Cittadino Governante

associazione di cultura politica