GIULIANOVA – “Chiare, fresche e dolci acque” ma non da bere. Almeno per un altro mese. E’ il liquido che sgorga dal pozzo che si trova dietro l’altare maggiore del Santuario della Madonna dello Splendore e che va ad alimentare la vasca dove i fedeli possono immergersi e bere un buon bicchiere di acqua benedetta. E’ stato così da sempre, con i fedeli che arrivano in pellegrinaggio anche da molto lontano per riportare a casa una bottiglia ed anche qualcosa di più dell’acqua del Santuario. Oggi non si può. Si è scoperto che è inquinata a causa di un unico batterio che sta rovinando la festa. La conferma arriva dal priore del Convento mariano, padre Simone: <Sono state dalle analisi effettuate su un campione d’acqua a scoprirlo – dice il priore- e noi, per sicurezza ma anche per verificare se ci fosse un problema all’interno della chiesa, abbiamo chiuso anche i bagni. Ma, secondo i più ci sarebbe una perdita da qualche vecchia conduttura che “transita” vicino al Santuario e si sta verificando anche questo. Voglio comunque evitare allarmismi. Noi abbiamo posizionato due cartelli attorno alla fonte con la scritta “acqua non potabile” ma sicuramente non tutti hanno rispettato questo inviato ma non abbiamo avuto nessuna segnalazione di qualcuno che abbia avvertito questo disturbo>. Ed infatti anche ieri mattina, cartello o meno, erano in molti non solo a scendere nella vasca ma anche a riempire qualsiasi tipo di recipiente, una bella scorta di acqua magari inquinata ma sempre benedetta da riportare a casa.

E ieri mattina, tanto per gradire, dalla spiaggia hanno segnalato un forte odore di olio che dava fastidio ai bagnanti che hanno segnalato il caso. Il sindaco Mastromauro e l’assessore al turismo Grimi si sono attivati per scoprire da cosa dipendesse quel cattivo odore. Con la collaborazione del presidente dell’Ente Porto, Vasanella, si è scoperto che negli ultimi giorni c’è stato uno sversamento in mare di gasolio mentre veniva rifornita un’imbarcazione. Non solo ma la ditta che sta eseguendo i lavori per la realizzazione della nuova imboccatura portuale, ha eliminato una vecchia tubazione, non più utilizzata, ma all’interno della quale c’erano ancora residui di gasolio, finito anche questo in mare.  Nessun inquinamento, dunque, e balneabilità non a rischio.