Prendo atto, non senza amarezza, del fatto che ormai gli organi tecnici abbiano prevalso sulle volontà delle comunità.

Il riordino degli istituti superiori della nostra città, con l’accorpamento dell’IISS “Cerulli” all’alberghiero “Crocetti”, con la mortificazione del primo e la creazione di un “mostro” di 1.300 alunni difficilmente gestibile, l’illogica eliminazione dell’indirizzo turistico allo stesso “Crocetti” e di quello linguistico allo scientifico “Curie”, ha reso carta straccia i pronunciamenti del consiglio comunale come di quello provinciale”. Il sindaco Francesco Mastromauro commenta così il piano di riordino scolastico varato dall’Ufficio Scolastico Regionale ora diretto da Giovanna Boda. “Che senso ha ancora, mi chiedo, la democrazia rappresentativa? A questo punto consegiamo il destino delle nostre città alla burocrazia. Ma è accettabile una cosa simile? Di certo – continua il sindaco – noi ce l’abbiamo messa tutta. E quando dico noi non mi riferisco solo alle forze politiche giuliesi di maggioranza, perché la collaborazione con il centro-destra, in particolare con l’assessore provinciale Antonio Di Michele e il consigliere Flaviano Montebello, in questo caso c’è stata. Non così con l’assessore regionale Paolo Gatti, che poteva e doveva fare di più. O forse l’assessore Gatti non conta nulla? Se è così, ce lo dica, per favore.E’ un obbligo che ha nei confronti di Giulianova, dove qualche voto mi sembra lo abbia preso”, conclude il sindaco.